Missione piu’ lunga del previsto per i telescopi spaziali Kepler, Spitzer e Planck. La Nasa ha infatti deciso di aumentare i finanziamenti destinati alle missioni di osservazione dello spazio. In seguito alla revisione economica delle missioni astrofisiche 2012, la Nasa ha deciso di estendere tre missioni associate al Jet Propulsion Laboratory (Jpl) di Pasadena: Kepler, Spitzer e la parte statunitense della missione Planck dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
”Questo significa che gli scienziati possono continuare ad utilizzare i tre veicoli spaziali per studiare ogni fenomeno a partire dalla nascita dell’universo con Planck”, ha commentato Michael Werner, responsabile scientifico per l’astronomia e la fisica al Jpl. Galassie, stelle, pianeti, comete e asteroidi continueranno ad essere studiate con Spitzer, ”mentre Kepler e’ fondamentale per determinare quale percentuale di stelle potrebbe ospitare pianeti potenzialmente abitabili”. L’attivita’ di Kepler potra’ proseguire fino al settembre 2016 e fino ad allora potra’ continuare ad andare in cerca di pianeti simili alla Terra che in altri Sistemi Solari occupano la cosiddetta zona abitabile, ossia la regione in cui puo’ esistere acqua allo stato liquido. Spitzer, lanciato nel 2003, continuera’ a fornire alla comunita’ astronomica le sue preziose immagini a infrarossi. Tra i compiti della sua missione, l’osservatorio sta sondando le atmosfere di pianeti al di la’ del nostro Sole e indagando le emissioni di luce di alcune tra le piu’ distanti galassie conosciute. La Nasa, infine, prolunghera’ di un anno la partecipazione degli Stati Uniti alla missione europea Planck, in particolare per il centro elaborazione dati statunitense della missione. Lanciato nel 2009, Planck sta raccogliendo dati che risalgono all’origine dell’universo, nella fase appena successiva al Big Bang.