La spesa mondiale per i farmaci antitumorali nel 2014 ha sfondato quota 100 miliardi di dollari, e potrebbe salire a 150 entro il 2018. Lo afferma un rapporto di Ims Health, secondo cui gli Usa spendono il 42% del totale, seguiti dai ‘big five’ dell’Ue Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna e Italia.

La cifra, spiegano gli esperti, rappresenta il 10% di tutta la spesa farmaceutica, e comprende anche le medicine ‘di supporto’, come quelle contro la nausea o l’anemia. A spingere il mercato sono soprattutto i nuovi farmaci biologici che sfruttano il sistema immunitario del paziente per combattere il tumore. Sono 45 le nuove terapie lanciate tra il 2010 e il 2014, ma nessun paese ha avuto accesso a tutte le 37 entrate sul mercato tra il 2009 e il 2013. ”A spingere il livello della spesa ­ sottolinea il rapporto ­ sono le diagnosi sempre più precoci, i trattamenti più lunghi e anche la maggiore efficacia delle terapie”.

 

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