Davanti alla dura repressione del movimento di Gezi Park decisa dal premier Recep Tayyip Erdogan, e’ scattata in Turchia una nuova forma di resistenza civile, quella del ‘Uomo in piedi’ (#duranadam). La sfida al potere e’ stata lanciata la notte scorsa a Taksim da un solo uomo, il coreografo Erdem Gunduz, che e’ rimasto immobile per cinque ore in mezzo alla piazza simbolo della rivolta dei giovani davanti al grande ritratto del fondatore della Turchia laica moderna Mustafa Kemal Ataturk.
Mano a mano l’uomo e’ stato raggiunto da altri oppositori, che si sono immobilizzati accanto a lui, lo sguardo rivolto verso Ataturk. La notizia della singolare protesta si e’ immediatamente sparsa sulle reti sociali. In altri quartieri di Istanbul e in altre citta’ del paese altre persone si sono fermate per la strada, nelle piazze, in luoghi simbolo (ad Ankara una donna e’ rimasta ferma per ore a Kizilay sul posto in cui e’ stato ucciso dalla polizia il manifestante Ethem Sarisuluk). Su twitter l’hashtag #duranadam e’ diventato in poco tempo un trending topic mondiale. Nel cuore della notte la polizia ha arrestato Gunduz e le persone che protestavano pacificamente immobili in mezzo a Taksim. Il coreografo e’ stato poi rilasciato. Ha annunciato che continuera’ per un mese a protestare contro la violenza della repressione e per piu’ liberta’ e democrazia in Turchia. Un appello e’ stato lanciato perche’ la protesta diventi nazionale e che chi vuole aderire si fermi alle 8 ogni sera e diventi un ‘Uomo in piedi’.