Lividi, sangue ed occhi pesti al Cycas Cafè di Bacoli per l’attesissima sfilata shock di Gianni Molaro, che per la sua nuova collezione di abiti da sposa ha scelto quest’anno il titolo “Finchè morte non ci separi”. Uno spettacolo nello spettacolo insomma, preceduto da un momento di defilé classico e candido durante il quale le venti indossatrici introdotte dalla presentatrice televisivaVeronica Maya hanno interpretato in versione glamour i modelli dello stilista. Il tutto, come sempre, davanti ad un pubblico di future spose pronte ad immortalare la passerella con macchine fotografiche e smartphone per poter condividere poi le immagini.
Il momento clou è arrivato però con il secondo turno di uscite, quando le ragazze si sono esibite sul tappeto rosso con i volti truccati in maniera estremamente scenografica per farle apparire reduci da percosse ed insanguinate, pur indossando ancora gli abiti bianchi e le appariscenti acconciature da gran soiree.
Una musica cadenzata ha accompagnato quindi la sfilata mentre le giovani fingevano di coprirsi timidamente il volto ed i lividi proprio come molte donne vittime di violenza domestica tentano invano di nascondere i segni delle percosse.
“Siamo fieri di aver ospitato questo evento – ha dichiarato il sindaco di Bacoli Ermanno Schiano – perché la nostra città è da sempre contro ogni forma di violenza. Tutti dovremmo batterci affinché questi episodi diventino un triste ricordo”.
“Purtroppo – ha sottolineato a sua volta Molaro – spesso vedo donne arrivate nel mio atelier entusiaste per il giorno del sì finire in brutte storie per colpa di mariti che si rivelano poi dei mostri. Non bisogna permettere che questo accada. Il matrimonio è il simbolo dell’amore e le donne devono riappropriarsi del proprio diritto alla felicità senza timore del giudizio altrui”.
La kermesse, cui hanno preso parte anche le mogli dei calciatori del Napoli Gokhan Inler e Dries Martens accompagnate dal preparatore atletico del team Corrado Saccone, ha visto anche la partecipazione della cantante Maria Nazionale, che si è esibita per l’occasione in alcuni pezzi del suo repertorio eseguiti a cappella e che ha voluto sostenere così a sua volta la causa della lotta al femminicidio.
Un’atmosfera intrisa di suspense e tensione insomma, culminata infine con l’arrivo a bordo di una barca a remi, dal fondo del lago, dell’ultima modella del defilé interprete a sua volta dell’abito di punta della nuova collezione ed apparsa tra le luci dei fuori pirotecnici e lo stupore delle centinaia di presenti che subito si sono trasferiti sulla terrazza del locale di Luigi Scamardella per assistere da vicino all’ultima ed inaspettata performance ideata da Molaro.