Il «benessere necessario al suo pieno sviluppo» è un diritto di «ogni uomo», e viene prima di «qualunque sistema e metodo economico sociale». Antonio Di Donna cita il n. 172 del Compendio della dottrina sociale della chiesa e convoca il mondo del lavoro «in qualità di vescovo della diocesi di Acerra, nella sollecitudine pastorale per la comunità ecclesiale affidatami», per «essere vicino e solidale con le persone e le famiglie che subiscono in modo sempre più drammatico gli esiti dell’attuale crisi sociale ed economica». Perciò, mercoledì 29 aprile 2015 – alle 16.30 nella zona ASI di Acerra, presso l’azienda Partenogroup – il vescovo presiederà un incontro di preghiera per invocare la «luce» e «potenza dello Spirito Santo perché illumini mente e cuore di chiunque abbia ruoli di responsabilità politica, imprenditoriale e sociale nell’individuare le vie più idonee per costruire un’economia sempre più a servizio della persona e del bene comune». Ma anche per «incoraggiare le imprese che grazie a Dio resistono». Del resto, già in diverse occasioni Di Donna ha richiamato l’attenzione delle istituzioni sulle conseguenze di una povertà sempre più diffusa: «Non sappiamo fino a quando riusciremo a contenere il grido dei poveri», aveva recentemente ammonito il vescovo.