“Ad un anno di distanza, pur riconoscendo gli sforzi che le istituzioni stanno facendo su per l’istituzione del registro dei tumori, per la rimozione delle ecoballe, e per il rilancio dell’agricoltura, dobbiamo purtroppo constatare che si procede molto lentamente”. Lo ha detto il vescovo di Acerra (Napoli), monsignor Antonio Di Donna, ad un anno esatto dalla Giornata regionale del creato, promossa dalla Conferenza episcopale campana, alla quale presero parte tutti i vescovi campani ed il presidente della Regione, Vincenzo De Luca. Il presule ha esortato ancora una volta le istituzioni, ed in particolare De Luca, a mantenere “gli impegni assunti per risolvere il dramma ambientale”, mettendo anche in guardia da “eventuali pericoli futuri”. “Il presidente della Regione Campania – ha proseguito il vescovo – si impegnò pubblicamente davanti a tutti i vescovi e alla popolazione presente su alcuni punti: assumere la questione ambientale come prioritaria; la ricostituzione in poche settimane del registro dei tumori; l’avvio della bonifiche, e infine il monitoraggio delle polveri sottili e della qualità dell’aria con la partecipazione dei cittadini al massimo livello sul confronto dei dati. Ma mentre le risposte tardano a venire, tra la gente ci si continua ad ammalare e morire. Preoccupa il livello di inquinamento dell’aria”. Il presule, infine, ha chiesto ancora “il dialogo con le istituzioni, mentre continuiamo l’impegno nelle nostre comunità parrocchiali di educare le coscienze alla giustizia e alla custodia del creato”. “La Chiesa – ha concluso – non pretende di definire le questioni scientifiche, né di sostituirsi alla politica, ma invita ad un dibattito onesto e trasparente”.

 

 

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