NAPOLI – Per la prima volta all’ospedale Pascale di Napoli un paziente è stato operato al fegato da un robot, senza l’aiuto delle mani di un chirurgo in carne e ossa. L’asportazione di un nodulo di epatocarcinoma di 2 centimetri e mezzo tra il secondo e il terzo segmento epatico è stata effettuata all’Istituto dei tumori di Napoli mediante l’utilizzo del ”robot da Vinci” dai medici Francesco Izzo, Vittorio Albino, Maddalena Leongito e dall’anestesista Rosanna Iodice. Sotto i bracci meccanici del robot è rimasto per due ore un uomo di 73 anni affetto da cirrosi epatica HCV correlata. L’intervento è perfettamente riuscito, senza complicanze né imprevisti, e il paziente è stato dimesso dopo appena quattro giorni.
”Il decorso post-operatorio – dice Izzo – è stato regolare e molto più breve della chirurgia tradizionale. Tale approccio ha dimostrato tutti i vantaggi delle tecniche mini-invasive, quali la chirurgia laparascopica e robotica tra cui i più evidenti sono una veloce ripresa della funzionalità epatica”. Il ‘robot da Vinci’ è in dotazione all’Istituto Pascale di Napoli dallo scorso novembre, ma questa è la prima volta che viene usato su un paziente affetto da carcinoma primitivo del fegato, che nel sud Italia a causa dell’endemia dell’epatite virale, l’incidenza è di tre volte più alta rispetto al resto di Italia, con un 47 per cento di recidiva nei primi due anni dopo un intervento chirurgico e con un alto tasso di mortalità.