Manda una ricetta con i prodotti della Terra Felix per promuovere la qualità nella legalità dei prodotti campani. E’ una vera e propria ‘chiamata alle forchette’ per gli chef, campani e non, perché si facciano testimoni con una loro ricetta originale dei prodotti campani quella di “Campania Terra dei Cuochi”, l’iniziativa che Legambiente ha lanciato in collaborazione con il Comune di Pollica, ‘capitale’ della Dieta Mediterranea e il Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea, MedEatResearch dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
L’iniziativa, presentata durante la trasmissione Caterpillar Am di Radio Due, ha l’obiettivo, di promuovere e valorizzare le eccellenza dei prodotti campani colpiti in modo generalizzato dall’effetto mediatico legato all’interramento dei rifiuti tossici in alcune zone della regione dove sono prodotti 25 Dop e Igp. La prima adesione è arrivata da Alfonso Iaccarino, chef pluristellato del ristorante Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi, con la ricetta Vesuvio di rigatoni dedicato a Maria Orsini Natale. ”La mia terra, il mio Sud – ha detto Alfonso Iaccarino – mi stanno particolarmente a cuore e penso che questa ricetta rappresenti molto bene la nostra terra”. ”Oggi assistiamo a un pericoloso fenomeno di generalizzazione che rischia di classificare l’intera regione Campania come Terra dei fuochi – hanno commentato Rossella Muroni e Michele Buonomo, rispettivamente direttore nazionale e presidente regionale di Legambiente – rischiando di spazzare via i confini naturali di una terra che offre straordinarie eccellenze enogastronomiche e ospita produttori virtuosi, uomini e donne che si difendono a denti stretti dalla crisi legata all’interramento dei rifiuti tossici che ha gettato in un cono d’ombra un territorio che continua orgogliosamente a contribuire al Made in Italy sul piano economico, sociale e culturale”. ”Collaboriamo all’iniziativa di Legambiente – ha concluso Marino Niola, direttore dell’istituto MedEatResearch – con una serie di interviste agli chef campani e nazionali perché raccontino il loro rapporto con i produttori campani di fiducia. Quelli che da sempre garantiscono eccellenza, sostenibilità e tracciabilità dei prodotti che rappresentano le punte di diamante del Made in Italy alimentare”.(