CAIVANO – A distanza di una settimana dall’evento promosso per incontrare la cittadinanza, il “Coordinamento Comitati Fuochi”, sancisce ufficialmente la propria nascita. Come una settimana fa, all’ombra dei condomini del Parco Verde a Caivano, presso la chiesa di San Paolo Apostolo, un autentico bagno di folla ha salutato i responsabili del coordinamento che nel corso della serata di mercoledì 4 luglio ha dato il via ufficialmente alla propria attività.

«Il coordinamento – afferma Daniela Scodellaro, responsabile del Coordinamento – nasce oggi con l’obiettivo di mettere in rete le numerose realtà associative, movimenti e comitati già impegnati nei vari comuni della provincia nord di Napoli in modo da costruire un percorso comune attraverso il quale fronteggiare in maniera unitaria un problema tanto grave e delicato come quello dei roghi di rifiuti tossici».

 

«Un percorso – prosegue Lucio Iavarone, del “Comitato No discariche Comuni a nord di Napoli” – iniziato ormai nel 2008 con la nascita del sito di denuncia “La terra dei fuochi” che grazie alla preziosa intuizione del suo creatore Angelo Ferrillo, ha palesato al grande pubblico il grave disastro ambientale provocato dal proliferare di roghi appiccati in maniera “scientifica”, nei campi rom, lungo i confini comunali, e/o comunque laddove le autorità, appellandosi a fantomatici conflitti di competenza, scelgono colpevolmente e sovente, in maniera complice, la linea del non intervento».

«Scelte – precisa l’avvocato Ambrogio Vallo, presidente dell’associazione Voce per Tutti di Caivano – che rappresentano l’anticamera di palesi violazioni di legge in materia ambientale contro le quali il nascente Coordinamento intende procedere con esposti e denunce volti ad accertare le responsabilità dei soggetti coinvolti nell’affare roghi, soprattutto a livello istituzionale laddove uno strumento estremamente funzionale alla localizzazione dei punti interessati da questi fenomeni come il censimento dei roghi viene sistematicamente ignorato con le drammatiche conseguenze soprattutto sotto il profilo della salute pubblica, che oggi sono sotto gli occhi di tutti».

«Un “sistema”, quella della mancanza di controlli – precisa Angelo Ferrillo nel suo intervento, tenuto via skype dagli USA – che evidenzia in tutta la sua drammaticità la contraddizione di politici eletti e lautamente pagati per offrire soluzioni ad una cittadinanza che invece è costretta a cercarsele in maniera autonoma attraverso esperienze come “La terra dei fuochi” piuttosto che quella del Coordinamento comitati fuochi».

Vibrante in tal senso il monito del padrone di casa, padre Maurizio Patriciello, che nell’esprimere il proprio sdegno per la grave emergenza ambientale e sanitaria indotta dai roghi, ha ribadito con forza: «…è evidente che gli amministratori di questi territori non ci amano, e se non ci amano allora essi sono contro di noi…è inutile poi venire o non venire in chiesa se questo non serve a fare comunità».

L’evento ha raccolto anche il contributo di Lino Chimenti, dell’associazione Scampia Felice, che nell’ottica di un duro richiamo alla proprie responsabilità da parte delle autorità ha ipotizzato la possibilità per i comitati di sporgere querela contro gli amministratori per il reato di omissione di atti di ufficio e, per alzare ulteriormente il tiro delle azioni di controllo, di produrre esposti al CSM per denunciare le istituzioni inadempienti.

 

Vincenzo Viglione

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