NAPOLI – “Se prima le mense della Caritas preparavano pasti caldi e abiti per 50 famiglie, ora devono prepararne per 150”. Si misura anche nelle mense l’aumento della povertà in Campania, secondo quanto racconta l’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, a margine della presentazione della due giorni degli stati generali della Comunità di Sant’Egidio in programma nel week-end.
“Anche noi – spiega Sepe – ci troviamo un po’ in difficoltà. Mentre eravamo preparati a dare cibi e vestiti per 50 famiglie ora dobbiamo preparare per 150, perché chi fino a ora era riuscito a sbarcare il lunario, oggi non ce la fa più, oggi arriva alla seconda, alla terza settimana del mese e poi deve chiedere aiuto”. Sepe ha citato il caso di un professore di latino e greco che si rivolge alla mensa della Caritas: “Mi è stato detto che viene anche questo professore che è conosciuto nella comunità parrocchiale. Viene e gli addetti cercano di salvaguardare anche quel senso di vergogna che può provare, trovando dei mezzi discreti per aiutare anche persone come lui, che portano l’unico reddito in famiglia e che quindi non ce la fanno più da soli”. Nonostante la crisi, Napoli riesce però ad esprimere ancora tanta solidarietà: “Non c’é una crisi della solidarietà – ha confermato l’arcivescovo di Napoli – ogni qual volta abbiamo bussato al cuore di Napoli abbiamo ricevuta una risposta straordinaria”.