NAPOLI – ”In Marocco ci sono piu’ geologi negli enti pubblici di quanti ne siano in quelli italiani, mentre in Francia c’e’ proprio la figura del geologo comunale. Eppure in Italia e’ forte il dissesto idrogeologico. Nella sola Campania sono ben 504 i comuni in cui sono presenti zone ad elevata criticita’ e ben 1.108.000 le persone che vivono in aree ad elevato rischio idrogeologico mentre sono 187.099 gli edifici presenti in aree ad elevato rischio”. Questo il commento di Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, riferito in una nota dall’ordine dei geologi della Campania in occasione per la presentazione del protocollo d’intesa tra ordine dei geologi della Campania e Legambiente Campania.
”L’intesa sottoscritta oggi dall’Ordine dei Geologi della Campania e Legambiente Campania – ha proseguito Buonomo – e’ volta a promuovere in sinergia l’attuazione delle attivita’ e degli interventi necessari a salvaguardare l’incolumita’ dei cittadini campani che vivono in aree ad alta criticita’ idrogeologica nonche’ la definizione delle piu’ efficaci strategie di contrasto della problematica, attraverso la realizzazione di attivita’ di informazione, formazione, sensibilizzazione, supporto, accompagnamento, da svolgersi in favore degli enti locali, dei gruppi di protezione civile, dei cittadini. Francesco Peduto, presidente dell’ordine dei geologi della Campania ha ricordato che ”il 9 marzo a Salerno parleremo anche dell’intesa con gli ingegneri e con Regione Campania che prevede l’istituzione di presidi territoriali preventivi. Potrebbe essere questa una vera svolta che consiste nel fatto che tali presidi saranno attivi prima e non solo durante un’emergenza”