Sei borse lavoro per donne vittime di abusi di abusi o in situazione di disagio. E’ il progetto ‘Uscire dal silenzio’ che consente nel Napoletano un’opportunità occupazionale. I primi sei mesi delle borse lavoro, dell’importo lordo di 600 euro, saranno garantiti dal Centro Antiviolenza di Ercolano (Napoli) grazie al contributo dell’8 per Mille della Chiesa Valdese, mentre gli altri sei saranno messi a disposizione dalle aziende che vorranno aderire. ”Grazie alla collaborazione tra istituzioni, imprese e realtà del Terzo settore, dalla nostra città parte un segnale importante per favorire l’assistenza alle vittime di abusi. In questi mesi, il Centro Antiviolenza comunale aperto nel marzo scorso ha fornito un contribuito impagabile a donne che hanno vissuto situazioni da disagio, collaborando in diversi casi anche con le forze dell’ordine. Con questa nuova iniziativa, intendiamo lanciare un ulteriore messaggio: l’assistenza alle vittime è fondamentale, ma la priorità per superare le esperienze di violenza è rappresentata da lavoro e l’indipendenza per le vittime”, così il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto. Un’idea condivisa anche dalla responsabile del Centro Antiviolenza di Ercolano, Roberta Di Capua: ”L’importante risultato di avere almeno un Centro Antiviolenza per ogni ambito non deve farci fermare, ma anzi ribadire con ancora più forza che in Italia, nel 2016, le donne sono ancora costrette troppo spesso a firmare licenziamenti in bianco e che vengono pagate circa il 30% in meno rispetto a colleghi maschi – dice Di Capua – le donne non sono un soggetto ‘debole’ da aiutare ma vanno adeguatamente sostenute nei loro percorsi di autodeterminazione. Grazie al contributo della Chiesa Valdese potremmo ribadire questo messaggio in modo chiaro, lanciando una rete composta da associazioni, cooperative, enti pubblici ed imprese private che insieme avvieranno il progetto per l’erogazione delle borse lavoro”.

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