NAPOLI – «La migliore risposta a episodi anomali che, purtroppo, sui beni confiscati non mancano mai, è la partecipazione e la capacità di non far sentire soli quanti gestiscono il patrimonio confiscato ai clan. Qualcuno ha scavato fosse e messo croci sul terreno di Chiaiano? Attendiamo che gli inquirenti chiariscano l’episodio, ma noi, nel frattempo, non ci facciamo fermare dalla paura, siamo lì e festeggiamo per due giorni le prospettive aperte dall’agricoltura sociale. Sarà anche l’occasione per ricordare una figura di straordinaria importanza come Amato Lamberti, una delle più importanti voci nella cultura che si oppone alla violenza della camorra».

Valerio Taglione, referente del Comitato Don Peppe Diana che con Libera coordinamento provinciale di Caserta promuove la prima kermesse italiana interamente realizzata sui beni confiscati, presenta così la dodicesima e la tredicesima tappa del Festival dell’Impegno Civile – Le terre di Don Peppe Diana che, in concomitanza con il la prima Festa di Agricoltura Sociale, si ferma sul Fondo Rustico Selva Lacandona intitolato ad Amato Lamberti. Qui, in collaborazione con il Forum Nazionale di Agricoltura Sociale, una due giorni di dibattiti, workshop, degustazioni e concerti. Si parte sabato alle 16,00 con una serie di incontri cui interverranno, tra gli altri, Salvatore Stingo e Giuliano Ciano del Forum Nazionale di agricoltura sociale, Ciro Corona dell’associazione Resistenza che gestisce il bene confiscato e Don Tonino Palmese referente regionale di Libera. In serata il concerto di con Ciccio Merolla e Marcello Colasurdo. Domenica ancora incontri per discutere delle prospettive aperte dall’agricoltura sociale per lo sviluppo di un’economia sostenibile e inclusiva, capace di rendere protagonisti le persone svantaggiate e più deboli, rompendo le logiche dell’assistenzialismo e dell’esclusione, per ritrovare la centralità dei diritti e della dignità. Previsti, tra gli altri, gli interventi del sindaco di Napoli Luigi De Magistris e dell’assessore all’agricoltura della Regione Campania Daniela Nugnes. A concludere la giornata, con i bambini del quartiere, verrà piantato “Il cedro del Libano delle 3R” (ribellione, resistenza, riscatto) donato dalla Cooperativa Agricoltura Capodarco. «Dopo il taglio dello storico cedro del libano di largo San Giovanni Maggiore a Pignatelli» dicono gli organizzatori della manifestazione «l’impianto di questo albero assume un significato ancora più forte. Proprio qui, su un terreno confiscato, dove ancora c’è chi vuole portare paura e dirci di andare via, noi piantiamo radici di libertà che si aprono al Mediterraneo, portando un messaggio di pace e fratellanza, convinti che le diversità siano, innanzitutto, una straordinaria occasione di arricchimento». Anche per questo il Festival dell’Impegno Civile ha aderito alla giornata di mobilitazione contro i CIE e la logica discriminatoria di esclusione della nostra legislazione in materia di immigrazione, prevista per lunedì prossimo a Piazza del Gesù a Napoli  dalle 9,30 alle 19,00.

 

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