NAPOLI – Non ci sbagliavamo – dichiara Gabriele Casillo, Presidente dell’Associazione Corpo di Napoli – Onlus, una “Pro Loco” di fatto dei Decumani – quando pensavamo che la destagionalizzazione dell’offerta presepiale a Napoli potesse rilevarsi un momento di recupero turistico e quindi di sviluppo socio-economico in un periodo dell’anno scarso di proposte capaci di attrarre nuovi flussi turistici.
Il dato delle affluenze al Centro Antico di Napoli è più che significativo: ecco i numeri: circa 200.000 i visitatori nei 24 giorni dedicati all’arte ed alla Fede popolare; circa 55mila gli Italiani provenienti soprattutto dalle regioni settentrionali mentre gli Spagnoli ed i Francesi sono stati gli stranieri presenti in maggior numero (circa 22.000). Buona anche la presenza di Tedeschi (circa 6.000) ed incominciano ad affacciarsi le prime comitive di Europei dell’Est e dell’America Latina, questi ultimi forse per la concomitanza con l’elezione al soglio pontificio di Papa Francesco.
Anche il dato sulla permanenza in città si dimostra interessante: la media è stata di 5 giorni con punte di sette giorni soprattutto per gli Orientali, i Francesi, gli Spagnoli, gli Argentini; mentre gli Statunitensi si sono fermati in media 4 giorni.
Il buon successo riscontrato da queste forse inaspettate presenze, considerando anche la poca clemenza meteorologica e le “interviste” raccolte tra i turisti che hanno dichiarato di essere venuti al Centro Antico soprattutto per gli eventi della Fiera di Pasqua (il Cristo Dipinto di Mario Carotenuto in Piazza S. Gaetano; le Botteghe aperte di Arte Presepiale; i Madonnari al Duomo; il Concerto di Pasqua; ecc.) ci inducono ad insistere sull’opportunità di incrementare le attività di accoglienza e di ospitalità turistica in una Città ed in una Regione che da questo punto di vista possono offrire molto più di quello che oggi garantiscono, al di là delle dichiarazioni, a parere dell’Associazione Corpo di Napoli poco realistiche, rilasciate dai massimi vertici istituzionali regionali che di turismo si dovrebbero occupare, sulle strategie e sulla destinazione dei fondi dedicati a questa possibile “industria” lasciata al “fai da te” e senza una progettualità capace di essere realmente competitiva rispetto ad altre Nazioni europee, meno ricche di Beni culturali, sia materiali che Intangibili ma più organizzate per valorizzare quanto di bello e di buono esse posseggono.
Più turisti significa più lavoro e più lavoro significa anche meno criminalità e più sicurezza; l’impegno delle Associazioni territoriali e dei Privati che stanno fornendo un valore aggiunto a questo antico ed importante cuore pulsante della Città, tende proprio a migliorare la qualità della vita; a sostenere i bisognosi del “quartiere” ed ad offrire più servizi ai visitatori ma il Centro Antico va ulteriormente valorizzato e salvaguardato; le Istituzioni non possono dirsi estranee ma debbono supportare tutte le iniziative tese alla rinascita; rivedere certi assetti di mobilità; programmare, insieme a chi dimostra di avere capacità organizzative e idee nuove; promuovere le eccellenze territoriali anche in abito fieristico ed investire, là dove c’è reale garanzia di ritorno sia d’immagine che di consumi.
Noi guardiamo con grande aspettativa all’avvio delle opere di recupero previste dal Grande Progetto UNESCO che a breve vedrà i primi cantieri aperti, però appare contrastante e paradossale che proprio quando s’incrementa l’interesse sul Centro Antico, l’unico riferimento per miglia di turisti in quest’area, il punto informativo dell’Azienda di Cura Soggiorno e Turismo, di Piazza del Gesù (che ringraziamo per le statistiche che, forse per l’ultima volta ci ha offerto) sia costretto a chiudere,dopo 40 anni, i battenti perché si è privilegiato l’interesse a vendere l’immobile che lo ha, fino ad oggi, ospitato! Sono dunque queste le “strategie vincenti ed innovative” per fornire un’accoglienza turistica di livello qualitativo superiore a quella attuale? Noi lanciamo un appello al Comune ed alla Regione Campania affinché si giunga ad un accordo per non privare Napoli ed i Decumani di un altro pezzo di Storia e di efficienza !