CASTELLAMARE  DI STABIA – Clima di forte tensione oggi a Castellammare di Stabia in occasione di un’assemblea dei lavoratori Fincantieri alla quale hanno partecipato circa trecento metalmeccanici ed i sindacalisti regionali e nazionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. L’assemblea si é svolta nel salone del Palazzetto degli sport del mare; le tute blu, esasperate per la lunga cassa integrazione, in particolare hanno contestato violentemente il segretario generale della Cisl Campania, Lina Lucci, che ha terminato il suo intervento tra le invettive di un gruppo di operai particolarmente aggressivo. Le prime avvisaglie della forte tensione che si respirava tra le maestranze Fincantieri si erano avvertite durante l’intervento del segretario generale della Camera del Lavoro di Napoli, Federico Libertino.

Poi la protesta è esplosa sulle parole della Lucci in relazione alle prospettive legate al futuro della Fincantieri di Castellammare di Stabia. La tensione é andata crescendo finché i sindacalisti hanno reputato di dover sottrarre la segretaria regionale della Cisl agli insulti, portandola via dalla sala tra le urla dei presenti. E sulle scale che conducono all’uscita, contro i sindacalisti che si allontanavano, sono volati anche faldoni di carta. La calma è poi subito tornata con la consapevolezza tra i lavoratori che le reazioni erano state eccessive. “E’ comprensibile l’esasperazione di diversi lavoratori, ma è importante registrare la forte coesione registrata quando si è votato il documento finale che non ha avuto voti contrari ” commenta Giovanni Sgambati, segretario regionale Uilm Campania. All’assemblea hanno preso parte anche Paolo Pirani, segretario confederale nazionale della Uil, il coordinatore della cantieristica Ugl, Giuseppe Giovedì e un rappresentante della rsu Fincantieri di Castellammare di Stabia.(ANSA).

 

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