NAPOLI – Parte la crociata anti-azzardo, formata da un pool di avvocati, psicologi, psichiatri, sociologi e commercialisti, tutti membri dell’Associazione “Il Dado” che insieme hanno avanzato una proposta di legge nazionale che riconosca la “ludopatia” (c.d. Gap Gioco d’Azzardo Patologico) ai giocatori incalliti, come malattia sociale.
I primi passi a favore dei “malati d’azzardo”, vengono mossi dall’ente regionale campano, che, con una proposta normativa dei consiglieri Donato Pica, Antonio Armato, Ugo De Flavis e Carmine Sommese, ha posto l’accento sull’aspetto curativo di cui spesso hanno bisogno le vittime del gioco. L’idea e’ stata partorita dal presidente dell’associazione il Dado, Riccardo Vizzino, che ha parlato dei “ludopatici” con i consiglieri regionali. Nel dibattito e’ stato sottolineata l’importanza della normativa a tutela dei giocatori. Il testo della norma si compone di dieci articoli. Nei primi tre vengono esplicitate le finalita’ e i destinatari dell’azione legislativa, seguito dalla definizione dei punti cardine per l’implementazione delle linee d’intervento, da parte della Giunta regionale, per l’attuazione delle misure di solidarieta’ in favore delle persone affette da Gap. L’azione normativa, prevede misure di sostegno agli Enti locali, sia per l’elaborazione di progetti finalizzati ad individuare nuovi strumenti di finanza sociale, in grado di attivare sinergie con il privato sociale, sia per la costituzione, in forma associata, di fondi di garanzia. “Ma il problema rimane nelle pubblicita’ ingannevoli – ha spiegato Vizzino – molte persone, quando giocano e puntano sul Gratta e Vinci, non sanno che la vincita non c’e'”. Sulla problematica, ci sono stati dei primi segnali anche dal governo Monti, infatti il ministro della Salute, Renato Balduzzi ha assunto degli impegni sulla ludopatia augurandosi l’intervento del premier Monti. Sul divieto assoluto della pubblicita’ ingannevole, “e’ necessaria una riforma organica del settore – ha spiegato Lauro – e non di provvedimenti parcellizzati”. Da Napoli, l’avvocato Vizzino sta continuando la sua battaglia “anti-azzardo”. Un’altra idea, su cui si sta battendo il presidente dell’associazione il Dado, e’ quella di portare avanti il motto “Musica, sport, cinema e non gioco d’azzardo”, oltre a creare dei percorsi di prevenzione nelle scuole con la somministrazione di questionari ai minori, spiegando contestualmente gli effetti negativi della dipendenza da gioco. Ora la parola ora passa all’Aula, con la speranza che la proposta di legge diventi definitiva.