Il cardinale Creacenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, da oggi, è cittadino onorario. A stabilirlo una delibera di giunta, con la quale il sindaco Luigi de Magistris ha conferito al presule lo status di napoletano. “Sono onorato e orgoglioso – ha commentato Sepe – Napoli è una città da amare e rispettare, a dispetto dei tanti torti subiti”.
Essere cittadini di Napoli, ha spiegato, significa “essere parte della sua storia”, nella quale “si entra da una sola porta: quella dell’umiltà”. “La Chiesa di Napoli segue e apprezza lo sforzo di cambiamento che l’Amministrazione sta portando avanti – ha aggiunto – insieme, dobbiamo innescare nuove spinte alla condivisione e alla sinergia tra istituzioni e i diversi settori della società”. La decisione di conferire a Sepe la cittadinanza onoraria, ha sottolineato de Magistris, “é nata per lanciare il messaggio di una unità sempre più forte tra mondo laico e religioso”, come riconoscimento di “quello che le parrocchie fanno sul territorio, ascoltando la gente”. “Condividiamo l’appello per il lavoro che ha lanciato il cardinale – ha detto il sindaco – senza il Sud non si cresce”. “Abbiamo la speranza – ha concluso – che Roma si accorga che Napoli è una delle città più importanti del mondo e merita un’attenzione particolare”.
“Al cardinale Crescenzio Sepe, con umiltà, mi permetto oggi di dire ‘Che la Madonna l’accompagnì, insieme con la città che ora ha l’onore di contemplarlo anche come suo cittadino”. Lo ha detto il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria al cardinale Crescenzio Sepe. “Il cardinale – ha affermato – è andato oltre il proprio ruolo istituzionale di massimo rappresentante della Chiesa sul territorio. Si è calato nella ‘pelle’ della città, ha dialogato con toni anche severi quando serviva, sia con il mondo della politica sia con quello imprenditoriale, è sceso senza alcun timore in trincea nella guerra contro la camorra”. “Sepe ha interpretato appieno il ruolo del cittadino proiettato verso il riscatto e lo sviluppo della propria terra – ha concluso – per questo lo ringrazio, ed è giusto che da oggi sia ufficializzato un dato di fatto, ovvero che il cardinale Sepe è a tutti gli effetti parte integrante di Napoli”.