Uno sguardo in chiaroscuro, quello di una ragazza dei Paesi Bassi trapiantata a Napoli, città di cui ammira la bellezza ma non nasconde le ombre. Lo sguardo è quello di Kat Kerkhofs, la fidanzata di Dries Mertens, l’ala belga che in un anno ha conquistato il San Paolo e che si è lasciato conquistare da Napoli tanto che pare stia convincendo Fellaini a raggiungerlo. Lady Mertens, intanto, ha deciso di raccontare la sua esperienza partenopea sul suo blog (julietsjourney.com) aperto da poco. Kat definisce Napoli ‘una delle città più sottovalutate d’Europa’ ma non ne nasconde i difetti, scrivendo che “se ti metti alle spalle il caos e l’odore di immondizia potrai passarci dei fantastici momenti”. Il suo è un profilo della città per i turisti cui ricorda l’ammirazione attribuita a Goethe dopo la sua tappa napoletana del Grand Tour: “Vedi Napoli e poi muori, perché la bellezza della città va oltre ogni descrizione. Ma venire qui non è paragonabile a qualsiasi altro viaggio normale, è una città difficile, piena di contraddizioni, ma come accade per le persone, devi conoscere la sua storia per capirla”. Ma non mancano i riferimenti alla camorra: “Prima di venire – scrive la Kerkhofs – mi immaginavo situazioni tipo “Il padrino”, con sparatorie in strada. Ma non succede niente di tutto questo. Se sei un criminale devi stare attento, ma questo accade in ogni città. Però ci sono anche storie serie: in molte zone di Napoli, bar e ristoranti pagano il pizzo. Questo è incomprensibile per uno straniero, ma per i napoletani è normale e da turisti non ve ne accorgerete neanche”. Tra i consigli dispensati ai turisti quello di “non mettere orologi costosi” e di “evitare i Quartieri spagnoli di sera. Sono un quartiere bellissimo che vale la pena visitare, così come Spaccanapoli, ma ogni città ha quartieri da evitare di notte”. La giovane però è molto colpita dalla questione rifiuti che descrive partendo dalla crisi del 2007 e collegandosi alla Terra dei Fuochi: “La camorra ha trovato un nuovo modo di lucrare: l’ecomafia che è un affare molto sporco. Smaltiscono illegalmente i rifiuti tossici e sabotano la costruzione di nuovi siti di smaltimento”. E con un pizzico di ironia mette sul blog anche una foto della cagnolina vicino a un cumulo di rifiuti con la didascalia: “Juliet ama annusare l’immondizia durante le passeggiate”. In quest’anno, però, Kat ha conosciuto la generosità dei napoletani di cui loda “la bellissima mentalità: vi accorgerete che sono orgogliosi di aiutarvi”. Luci e ombre quindi, per uno sguardo dall’esterno che nel recente passato ha visto giudizi discordanti da parte delle “ladies” azzurre. Nel 2011 ci fu lo sfogo di Yanina, la fidanzata di Lavezzi, che dopo una rapina subita dal Pocho twittò: “Napoli città di m…”, per poi scusarsi attribuendo le parole alla rabbia. Parole dolci le ha avute invece Elena, lady Behrami, che quando lo svizzero ha firmato per l’Amburgo, ha scritto su Istagram: “Cambio di rotta, ma alle spalle lascio solo una bellissima avventura. Un grazie alla città di Napoli per la sua solarità, per il suo affetto e per i suoi colori vivaci. E’ stata una bellissima esperienza che porterò con me”.

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