«È inaccettabile che mentre non ci sono le risorse per chi ha più difficoltà (i non autosufficienti solo in Campania sono oltre 260mila) i partiti giochino al rinvio della scadenza per l’incasso, dapprima fissata per fine luglio».

«Ci vuole una scelta più netta, ovvero la rinuncia definitiva a quelle risorse – di fatto non dovute –  per destinare i 100 milioni verso una finalità più degna: un sostegno per i non autosufficienti. «Questo impegno nazionale completerebbe le iniziative avviate e realizzate su base regionale. «La stessa Campania, infatti, si avvia ad approvare una nuova normativa sulle politiche sociali con un titolo (e un fondo) specificamente dedicato alla non autosufficienza». «Il 17 aprile – ha ricordato la leader campana della Cisl – è in programma la discussione presso la VI Commissione e le Istituzioni competenti hanno preso impegno di completare il percorso e di portare in aula la legge entro 30 giorni complessivi». «A questo rinnovato impegno sul piano locale (che in Campania è stato fortemente stimolato dalla Cisl e dalla categoria dei pensionati, con una petizione con oltre 130mila firme) si affianchi un’azione coerente da parte della politica nazionale». «È un’occasione per i partiti di dimostrare che il tempo è cambiato per tutti – ha concluso Lucci – e che intendono liberarsi con atti concreti della diffusa considerazione come “casta”».

 

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