Per l’Italia abbiamo rilevato dal 2011 al 2015 una riduzione dell’8% del ‘total fertility rate’, il tasso di fecondità generale calcolato su donne in età fertile. Nello stesso periodo anche il tasso di disoccupazione è aumentato da circa il 7% al 13%”. A spiegarlo è Carla Guerriero, del Centro per gli studi in economia e finanze (Csef) dell’Università Federico II di Napoli, alla tavola rotonda “Nascere oggi in Italia”, nell’ambito del convegno della Sip, Società italiana di pediatria, a Napoli. “In generale – ha aggiunto Guerriero – servono più incentivi per conciliare lavoro e maternità. Per alcuni, come il bonus mamma e il bonus bebè, non sappiamo ancora quale sarà l’impatto, ma tendenzialmente dovrebbe essere positivo”.

 

 

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