Nell’ambito delle iniziative del Comune di Napoli in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne si è svolta presso la sala consiliare di Via Verdi, l’iniziativa “LUI per LEI” Un Ponte tra Napoli e New York contro la violenza sulle donne”, organizzata dalla Consulta delle Elette del Comune di Napoli in collaborazione con il Consolato generale degli Stati Uniti di Napoli e per il Sud Italia, una scelta per dare seguito anche in Italia all’iniziativa promossa dall’attrice britannica Emma Watson, Ambasciatrice di UN Women, che con il progetto “He For She” ha invitato gli uomini a combattere le diseguaglianze di genere. Nel corso di un incontro moderato da Giuliana Cacciapuoti, esperta di lingua araba e cultura arabo musulmana e componente dell’associazione Amerigo, nell’Aula consiliare affollata dalle consigliere comunali e municipali che fanno parte della Consulta, da molte persone interessate all’argomento e dalle studentesse e dagli studenti dell’ITC Giancarlo Siani, accompagnati da due loro insegnanti, è stato illustrato il significato della campagna internazionale che chiama a raccolta gli uomini affidandogli il ruolo di protagonisti del cambiamento e della battaglia contro le diseguaglianze di genere. Il cortometraggio “Il rimorso” del regista palermitano Lorenzo Muscoso, che ha dato voce alle donne vittime di violenza, è stato, insieme alla sedia vuota, sistemata al centro della sala e sulla quale spiccava un abito rosso con accanto un paio di scarpe rosse, simbolo di una tragica assenza femminile causata dalla violenza maschile, ha aperto la sessione di lavori, inaugurata dall’intervento del Vice Presidente dell’associazione Amerigo Luigi Traettino. A seguire gli interventi del Console Generale degli Stati Uniti, Colombia Barrosse, che ha ricordato l’impegno diretto del Presidente americano Barack Obama per eliminare la violenza nei confronti delle donne, un obiettivo, ha detto, che fa parte della ricerca della pace e che richiede la collaborazione di tutti i Paesi democratici. Per questo l’ONU ha scelto di rivolgere un appello alla collaborazione a tutti gli uomini, un impegno a combattere le differenze per affermare l’umanità, l’unico elemento che rende uguali uomini e donne. La presidente della Consulta delle Elette Simona Molisso ha ricordato il dato drammatico della scarsità delle denunce a fronte dell’aumento esponenziale delle violenze, che vanno lette come la risposta maschile alla difficoltà, aggravata dalla crisi economica, a trovare un nuovo posto nella società, prima fondata esclusivamente sulla figura dell’uomo. E l’uomo che non usa violenza, che sceglie di dare la sua voce al bisogno di giustizia delle donne, è stato rappresentato oggi, oltre che da Luigi Traettino, anche dal filosofo Aldo Masullo, dallo scrittore Maurizio de Giovanni e dall’attore Giacomo Rizzo, che hanno testimoniato come sia possibile partire dalla parte maschile del mondo per innestare il cambiamento. Così alzare il controllo sociale, non essere spettatori passivi neanche di ipotesi di violenza può essere un passo decisivo, secondo de Giovanni, che non ritiene percorribile la sola via giudiziaria per porre fine ai tanti episodi criminali contro le donne. Parità come pari dignità, come pari condizioni di esprimere la propria creatività e non come astratta uguaglianza, l’affermazione di Masullo, che ha richiamato l’assoluta necessità di formare i giovani che, in mancanza di una nuova educazione, rimarranno nelle stesse condizioni in cui erano altri uomini cinquant’anni fa. E dopo la grande dichiarazione d’amore alle donne di Giacomo Rizzo, che ha confessato la propria noia di fronte a consessi di soli uomini e la gioia di vivere da tutta una vita in mezzo alle donne, la consigliera della Prima Municipalità Diana Pezza Borrelli ha ricordato come l’unica via per porre fine alla violenza può essere solo quella del dialogo, mentre spetta alla politica restituire ai quartieri l’attività e il profilo di una piccola comunità, necessaria per salvaguardare la città dall’indifferenza e dall’anonimato. Coinvolgere gli uomini, per Chiara Guida, giovane sociologa del collettivo 105, è il salto culturale decisivo, un emblema di un grande passo in avanti e segno di quella responsabilità collettiva che si chiede da sempre. Non va dimenticato, però, che il femminicidio, uccisione della donna in quanto donna, ha tanti luoghi e volti nefasti, e non è solo violenza domestica, ma anche, per esempio, maternità negata a causa della precarietà. La campagna inizia oggi e proseguirà nei prossimi mesi, fino a marzo, entrando nelle scuole e continuando con le adesioni di quanti, uomini e donne, sceglieranno di prestare il proprio volto e la propria voce a chi a causa di debolezza personale o di appartenenza a luoghi e contesti in cui non è facile denunciare, sceglie drammaticamente di restare in silenzio. Per aderire all’iniziativa è possibile inviare una foto in cui sia visibile l’hashtag #luiperlei oppure un video con una breve testimonianza alla mail luixlei@comune.napoli.it


 

 

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