NAPOLI – ‘Devo consegnare della merce, vengo qui ogni mattina, come faccio?”. L’autista del furgone avra’ poco piu’ di vent’anni, si mostra stupito ma quando il vigile gli fa capire che non c’e’ speranza, si rassegna: ”Allora dove lo devo chiedere il permesso?”. La prima giornata ai varchi della zona a traffico limitato del centro antico di Napoli scorre cosi’, tra i tentativi di sottrarsi alle regole e la rabbia dei commercianti delle zone interessate allo stop.

”Per la prima giornata – spiega un ufficiale della polizia municipale – stiamo chiudendo un occhio ma solo per qualche cittadino che non si era informato, i trasportatori sapevano bene del dispositivo e per loro c’e’ tolleranza zero”. E cosi’ qualcuno che dice di dover andare a trovare la nonna malata passa, ma con la consapevolezza che le maglie presto si stringeranno e che tocchera’ venire con l’autobus o la metro, anche perche’ da fine marzo arrivano le telecamere, che non perdonano, come dimostra quella a guardia della corsia preferenziale di Piazza Dante, che registra migliaia di contravvenzioni al giorno. Le proteste maggiori arrivano dai commercianti: ”Io ho tre fornitori, uno per il pollame, uno per il maiale e uno per la carne bovina e mi hanno gia’ detto che non vogliono pagare il ticket annuale di 50 euro, se voglio che mi consegnino la merce dovro’ accollarmi io la spesa”, denuncia il titolare di una macelleria in via Santa Sofia. ”Il dispositivo e’ molto utile – prosegue il commerciante – per ridurre lo smog, ma devono garantire l’accesso ai fornitori, solo per il carico e scarico: il Comune stabilisca una fascia oraria, diciamo dalle 7 alle 10 si entra e si consegna la merce ma senza pagare il pass”. E si scopre che la ztl puo’ anche far emergere il sommerso: ”Il mio garage – spiega un residente della zona – non vuole rilasciarmi la certificazione per il posto auto”. Preoccupati invece i commercianti di via del Sole, accanto al I Policlinico: ”Con la ztl le persone non potranno piu’ venire a curarsi e gli studenti spariranno, questo ospedale e’ destinato a morire e anche noi commercianti della zona”, afferma il titolare di una tipografia. Poco piu’ avanti gli impiegati del Comune studiano il cordolo in cemento davanti all’uscita del Policlinico, ”bisognera’ tagliarlo, al piu”’, spiegano, mentre una station wagon e’ costretta a fare tre manovre per uscire dall’ospedale. Poco piu’ lontano, al varco di via Duomo, gli automobilisti vengono fermati subito dopo il cantiere della metropolitana e costretti a tornare indietro, verso Corso Umberto. E chi e’ a bordo degli scooter? Si avvicina sospettoso, poi si illumina quando capisce che le due ruote passano. Ma non tutte. ”Posso passare?”, chiede un giovane centauro in motorino. ”La ztl – risponde il vigile – non vale per gli scooter ma la legge sul casco esiste ancora. Si accosti e scenda”.

 

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