“Il reintegro nell’Ordine della Lombardia di Renato Farina, alias agente Betulla dei servizi segreti, offende la memoria del giornalista napoletano Giuseppe D’Avanzo”. Lo sostiene Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine della Campania e giornalista della redazione napoletana di Repubblica. “Il reintegro offende la memoria di D’Avanzo e offende la città di Napoli che dopo la sua scomparsa si strinse tre anni fa attorno a Peppe in una straordinaria e affollatissima manifestazione organizzata dall’Ordine regionale nel Maschio Angioino. L’agente Betulla ebbe infatti tra i suoi target spionistici il lavoro di Giuseppe D’Avanzo e del collega Carlo Bonini”. “Queste le ragioni – conclude Ottavio Lucarelli – per le quali esprimo personalmente la più sincera solidarietà nei confronti di Carlo Bonini e Pietro Suber che si sono dimessi nei giorni scorsi dall’Ordine nazionale. L’autonomia degli Ordini regionali non va intaccata, ma la reiscrizione di Renato Farina, agente dei servizi segreti radiato dai giornalisti nel 2007, merita un approfondimento da parte della Lombardia”.