ERCOLANO – Un presidio dell’associazione ‘Libera nomi e numeri contro le mafie’ è stato inaugurato nella sede di Radio Siani la web radio anticamorra, dedicata alla memoria del cronista de ‘Il Mattino’ ucciso nel 1985, sita in un immobile confiscato al boss Birra al corso Resina a Ercolano (Napoli).
Un ulteriore tassello di legalità, un punto di ascolto sul territorio in passato flagellato da guerre di camorra tra clan rivali che oggi vuole voltare pagina. Ad inaugurare il presidio c’era don Luigi Ciotti, presidente di Libera che si è soffermato sulla confisca e il riutilizzo dei beni: “Quella storia che ci vide protagonisti nel 1996 – ha detto – raccogliendo un milione di firme per la confisca e l’uso sociale di questi beni che devono ritornar ad essere condivisi dalla collettività istituendo una radio, ma anche un luogo di scuola per bambini, è diventato un segno che è possibile. In Italia da tre anni c?è una agenzia per i beni confiscati, condotta dal prefetto Caruso, molto bravo, che in questi giorni ha alzato il tono della voce per chiedere giusti strumenti e mezzi per poter far funzionare fino in fondo la vera confisca: sui beni aziendali, non immobili 1.660 circa di aziende confiscate solo 35 sono sopravvissute”. Don Ciotti si è poi spostato nella vicina chiesa di S. Maria della Consolazione per i 400 anni della fondazione. Accompagnato dal parroco Marco Ricci, dai volontari di ‘Radio Siani’ e di Libera ha tenuto un discorso su ?Giustizia e pace? davanti ad una folta platea di fedeli. “Mi sembra corretto dire una volta e per sempre che le mafie sono una peste – ha detto don Ciotti -. La peste si insinua dentro le persone e nella società e ha bisogno di una maggiore presa di coscienza. Ci vuole oggi la chiarezza che è necessario uno scatto da parte di tutti: non basta accontentarsi di cio? che si sta facendo perché loro, i mafiosi, ci sono e sono forti pur avendo cambiato modalità e strategia”.