Il Reparto di chirurgia plastica della Seconda universita’ di Napoli (Sun) apre i suoi ambulatori alle pazienti portatrici delle protesi al seno Pip (Poly implants prothese), potenzialmente pericolose per la salute. In particolare, il Reparto diretto da Francesco D’Andrea apre un ambulatorio dedicato alle pazienti che si sono sottoposte a interventi di aumento del seno mediante inserimento di protesi Pip e a tutte le pazienti che non sono a conoscenza del nome della casa produttrice delle protesi impiantate, per consulti gratuiti.
D’Andrea precisa in una nota che “il fenomeno riguarda solo le pazienti portatrici di protesi francesi di marca Pip e in particolare quelle prodotte negli anni 2001-2010. Allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che pongono in correlazione l’insorgenza di tumori o patologie gravi con l’impiego delle protesi Pip. L’unico dato certo e’ che tali impianti protesici sono stati prodotti utilizzando un tipo di silicone non conforme all’uso medico e sono risultati piu’ suscettibili al deterioramento e alla rottura rispetto agli altri. Vanno dunque evitati inutili allarmismi, ma in via cautelativa e’ consigliabile un’attenta valutazione clinica e, se necessario strumentale di queste pazienti, per la programmazione di un corretto iter diagnostico-terapeutico”.