Gli episodi di emergenza degli inizi del 2011 sono da collegarsi ad ”azioni intimidatorie registrate a cavallo del periodo elettorale o ad altri fattori contingenti” come agitazioni sindacali degli operatori della raccolta e temporanea chiusura delle discariche.
Cosi’, nella lettera inviata all’Ue per la messa in mora dei rifuti in Campania, si spiega quanto accaduto ad inizio dell’anno passato con le proteste e il ritorno di alcune punte di emergenza. ”Gli sporadici eventi registrati nella prima decade del 2011 hanno riguardato solo il comune di Napoli”, si legge nella lettera che, in ogni caso, mette in evidenza come in Campania siano ”ormai superate le condizioni di emergenza verificatesi nel 2008”. Gli episodi di ”accumulo di rifiuti per strada – si osserva nella risposta ai rilievi mossi dall’Ue – sono andati via via scemando col potenziamento del sistema impiantistico regionale, neutralizzando anche gli incendi dei cumuli che rischiavano di creare danni all’ambiente e alla salute umana”.