Successo per la “marcia degli uomini e donne a piedi scalzi” in sostegno ai migranti. Organizzata a Napoli da Amnesty International e con l’adesione di quasi 50 associazioni civiche di tutta la Campania, ha richiamato circa mille persone che si sono tolti le scarpe, marciando per i profughi. “I piedi scalzi – spiega Serena Salzano, giovane volontaria di Amnesty International – sono un gesto simbolico molto forte per sentirci più vicini possibile ai migranti e ai disagi che possono avere sofferto durante le loro traversate. È un po’ triste vedere che tante persone si sono sentite coinvolte da questa tragedia solo dopo aver visto la foto del bimbo sulla spiaggia, però da allora qualcosa è cambiato nell’opinione pubblica”. I manifestanti si sono diretti verso Castel Dell’Ovo dove getteranno in mare dei fiori per ricordare la tragedia dei migranti che hanno trovato la morte nel Mediterraneo. Al corteo, preceduto dallo striscione ‘Welcome refugees’, si sono uniti anche rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, Francesco Borrelli consigliere regionale in rappresentanza della Regione Campania, e Annamaria Palmieri, assessore del Comune di Napoli. Prima della partenza del corteo, una delegazione degli organizzatori è stata ricevuta in prefettura per presentare il documento nazionale da cui scaturisce l’iniziativa. “Abbiamo sottolineato – spiega Stefano Leone, responsabile di Amnesty International Napoli – che vogliamo un’Europa non delle frontiere ma che pensi agli uomini. I quattro punti che abbiamo presentato prevedono la costituzione di corridoi umanitari sicuri, un’accoglienza degna, lo smantellamento dei centri di detenzione che ospitano i migranti e il superamento del trattato di Dublino”.

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