Rosolia e varicella, se contratte in gravidanza, possono degenerare in malattia congenita associata a gravi malformazioni degli organi o a danni neurosensoriali, fino alla morte in utero o poco dopo la nascita.
Anche perché, come molte malattie esantematiche, sono vissute spesso ed erroneamente come qualcosa di non pericoloso e con scarse complicazioni. Invece, rappresentano ancora oggi un grande pericolo per i bambini se contratte dalla mamma nel primo trimestre della gravidanza. Il vaccino contro la rosolia è rivolto a tutte le donne in età fertile, per permettere loro di affrontare la gravidanza in serenità, libere dall’incubo della sindrome da rosolia congenita che per il bambino comporta sordità, ritardo mentale, microcefalia, cataratta, malattie congenite del cuore, danni epatici e splenici.
I danni clinici, economici e sociali del fenomeno possono essere evitati sia a livello individuale sia collettivo con la vaccinazione “MPR”, una vaccinazione sicura e di dimostrata efficacia che ha consentito a un intero continente di dichiarare l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita. La regione europea dell’OMS ha adottato la strategia di eliminazione già dal 2003; tuttavia per cogliere l’obiettivo, le misure necessarie vanno realizzate pianamente. Il Mezzogiorno, partito con ritardo e con basse coperture, si misura con i piani di rientro economico e con i movimenti anti vaccinali, a ciò si aggiunga che gli interventi di recupero alla vaccinazione della popolazione adulta femminile, ancora suscettibile alla rosolia, restano praticamente disattesi.
Per queste ragioni, il “Club Rotary – Comuni Vesuviani” ha stretto un accordo con il Comune di Torre del Greco, con l’Asl Napoli Sud e la Medicoop Vesevo per una campagna informativa contro i rischi ancora esistenti per tale insidiosa e subdola malattia. La campagna sarà rivolta principalmente a tutte le donne in età fertile e avrà inizio con la conferenza dal titolo «Rosolia: conoscenza, coscienza e prevenzione» che si terrà sabato 17 maggio nella ex palestra “Gil”, annessa al primo circolo didattico “Giovanni Mazza” di Torre del Greco, in via Veneto.
All’incontro parteciperanno alcuni esperti provenienti dai maggiori dipartimenti specialistici delle regione, che illustreranno la propria esperienza professionale riflettendo sui risvolti scientifici, sociali e giuridici del problema.
«Nonostante l’Italia abbia aderito da subito alla strategia di eliminazione – spiega Aldo Seminario, presidente del Club Rotary Comuni Vesuviani – ha più volte fallito il raggiungimento dell’obiettivo. Un’informazione, quindi, ampia e trasparente si rende più che mai necessaria perché il passaggio da una salute somministrata “a pillole” a una salute acquisita e conservata pretende di cittadini preparati alla scelta. E in questo scenario, medici di famiglia, ginecologi e pediatri rappresentano la chiave di volta per raggiungere l’obiettivo».
La rosolia congenita è dichiarata eliminata quando ci sono le prove che essa colpisce meno di un caso ogni 100mila nuovi nati e che la rosolia incide per meno di un caso ogni milione di abitanti.
Il progetto, coordinato dal dottor Vito Marsico per conto del Rotary, è stato recepito dal gruppo “Gruppo Vesuvio” composto dai club di Ercolano, Pompei-Oplonti, Pompei Sud, Ottaviano, Nocera-Sarno, Scafati-Angri Realvalle, oltre che Torre del Greco.