POMPEI – ”Bene la cabina di regia dall’alto, pretendiamo pero’ di farne parte, il sito archeologico e’ sul nostro territorio, noi veniamo spesso coinvolti per responsabilita’ che non abbiamo, riteniamo di dover dire la nostra”.
Cosi’ il sindaco di Pompei (Napoli), Claudio D’Alessio, in un’intervista che uscira’ sul prossimo numero di Anci Rivista, commenta la situazione relativa agli Scavi di Pompei, con gli ultimi relativi accadimenti. ”La fruibilita’ del sito – spiega il sindaco al mensile dell’associazione – e’ legata anche all’accoglienza esterna, facciamo tutto il possibile per garantire ai turisti la tutela delle strade, la vigilanza e i nostri concittadini pagano per determinate tasse, penso a quella per lo smaltimento dei rifiuti soldi urbani, di piu’ rispetto a quanto spetta loro, per la presenza dei turisti”. D’Alessio, che si mostra fortemente dispiaciuto per l’ultimo crollo del 26 ottobre scorso e preoccupato per il sito, ”chiede un cambio di passo evidente che vada nella direzione di superare questa fase e arrestare questa situazione per tutelare un gioiello che tutto il mondo ci invidia”. A proposito dei 105 milioni di euro provenienti dall’Unione Europea e confermati dalla visita del commissario alle politiche regionali, Johannes Hahn, di lunedi’ scorso, per D’Alessio si tratta ”di cifre importanti ma che non credo serviranno a risolvere completamente i problemi del sito. Sicuramente pero’ potranno risolvere tanti piccoli problemi che poi formano il macro problema – osserva – miglioreranno tante situazioni relative ad una fruibilita’ che sara’ piu’ eccellente, una messa in sicurezza maggiore, un’accoglienza al turismo nazionale ed internazionale evidentemente piu’ qualitativa”. Per il sindaco di Pompei e’ arrivato il momento di pensare anche all’ingresso dei privati per l’area archeologica ma ”attenzione ai loro profili, non vorrei arrivassero personalita’ non consone alla tutela di un sito cosi’ importante”. ”Dico si’ all’ingresso dei privati, d’accordo all’arrivo di mecenati, l’importante e’ che non arrechino danni ma semplicemente migliorino la fruibilita’ del sito, un po’ com’e’ accaduto per il Colosseo”, conclude D’Alessio.