NAPOLI – Si è aperta a Napoli la Conferenza Ministeriale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), inaugurata dal presidente di turno, il ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca, Francesco Profumo. Guida la delegazione italiana il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Enrico Saggese. L’Italia aveva assunto infatti la presidenza dei ministri della Ricerca degli Stati membri dell’Esa quattro anni fa a L’Aja, con l’allora ministro Mariastella Gelmini.

A conclusione dell’attuale conferenza l’Italia passerà il testimone a Svizzera e Lussemburgo, che assumeranno congiuntamente la nuova presidenza. . “Una prima importantissima sfida – ha detto il ministro italiano per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca Francesco Profumo – riguarda il futuro dell’accesso allo spazio nell’ambito dell’autonomia europea”. Puntare sull’autonomia nell’accesso allo spazio, ha rilevato Profumo aprendo la Conferenza MInisteriale, “non è solo una generica dichiarazione d’intenti, ma un requisito necessario per operare quei sistemi satellitari che abbiamo riconosciuto come essenziali per l’economia, la crescita e il benessere dei cittadini”.

I lanciatori, ha aggiunto, “sono costosi da sviluppare e da lanciare, ma sono la spina dorsale per molte delle attività alla base della nostra economia: sono delle reali ‘enabling technologies'”. L’Esa, ha detto ancora Profumo, ha sviluppato i lanciatori Ariane 5 e Vega, entrambi “affidabili e allo stato dell’arte”. Ariane 5, ha osservato, “é probabilmente oggi il veicolo di lancio più affidabile del mondo, ma si confronta con una competizione crescente e rinnovata, e deve poter contare anche nel prossimo futuro su una idonea quota di mercato commerciale”. Una delle questioni sul tavolo della Ministeriale 2012 è infatti, la decisione fra l’opportunità di puntare direttamente allo sviluppo di un Ariane 6 basato su alcune tecnologie alla base del lanciatore Vega, o se passare per una versione intermedia dell’Ariane 5, chiamata Ariane 5 Midlife Evolution.

 

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