“Non abbiamo i mezzi necessari per garantire i servizi essenziali”. E’ questo l’allarme che il presidente del Tribunale di Napoli, Carlo Alemi, lancia a margine dell’incontro per illustrare l’operazione che ha portato al sequestro di 110 milioni di euro di beni al clan Russo di Nola.

“E’ un ottimo risultato quello ottenuto dai magistrati di questo ufficio, ma con sforzi troppo grossi per essere retti per sempre”, aggiunge. Per Alemi la situazione di “disagio e crisi” nella quale lavorano pm e giudici partenopei e’ preoccupante. “Una situazione di totale sofferenza se si pensa che fino a pochi anni fa avevamo 1.400 amministrativi e adesso ce ne troviamo meno di 700 – spiega -. Sono risorse umane per noi assolutamente indispensabili perche’ i magistrati non possono fare a meno dei cancellieri e del loro apporto”. Per questo sottolinea che occorrono risposte urgenti anche da parte delle istituzioni. “Ci rendiamo conto della crisi che sta attraversando il nostro Paese ma tagliare fondi alla giustizia non e’ piu’ possibile. Se il Governo non interverra’ rischieremo di perdere la lotta contro i clan”, avverte Alemi.

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