E’ Milano la piu’ creativa, ma tra le citta’ che manifestano maggiori stimoli ci sono anche Salerno, Mantova, Forli’ e la piccola citta’ di Sarzana, quinta ideale del Festival della Mente. E’ quanto emerge dal nono rapporto dell’associazione Civita dal titolo ‘City Morphosis. Politiche culturali per citta’ che cambiano’.

Un campione di 12 citta’ italiane ed europee analizzate per capire qual e’ il ruolo che la cultura svolge all’interno dei processi di costruzione e implementazione di politiche integrate per lo sviluppo delle citta’. Un’indagine realizzata dal Centro studi ‘G. Imperatori’ dell’Associazione Civita, e condotta attraverso l’individuazione di 4 possibili macroaree di sviluppo: la valorizzazione del patrimonio culturale fisico (inteso con complesso di musei, monumenti, edifici storici); i festival; le mostre; il sistema dell’arte contemporanea. Aree queste, che per le citta’ italiane rappresentano l’elemento centrale dell’industria culturale e dell’industria creativa che si interseca con i settori direttamente produttivi. La ricerca ha tentato un’analisi anche del panorama urbano europeo. Tra i centri urbani italiani, Milano sembra emergere come la citta’ piu’ creativa ed e’ quella che sta puntando di piu’ alla cultura come settore trainante di un nuovo modello imprenditoriale. All’estero invece oltre alle consolidate Londra e Parigi, il competitor piu’ innovativo e’ Berlino, che si sta imponendo come nuovo polo dell’industria culturale europea. Un dato molto interessante e’ che accanto ai soliti nomi noti, tra le citta’ che manifestano maggiori stimoli in direzione creativa, ci sono anche Salerno, Mantova, Forli’ e la piccola citta’ di Sarzana, quinta ideale del Festival della Mente. Tra queste ultime Salerno e’ la citta’ che piu’ sta puntando la sua trasformazione sul superamento dei confini nazionali, per raggiungere standard che la eleggano a pieno titolo citta’ europea. Con una significativa attenzione enei confronti dell’ambiente e della sostenibilita’, Salerno si appresta a diventare non solo il laboratorio urbano piu’ importante d’Italia ma anche una delle nuove mete del turismo architettonico europeo grazie a importanti interventi strutturali e di riqualificazione urbana.

“La cultura deve essere produttrice di ricchezza, e’ una delle grandi occasioni di sviluppo per l’Italia, e’ un campo nel quale non temiamo concorrenze a condizione che ci diamo un’organizzazione, che realizziamo programmi di investimento su un ventaglio ampio di temi culturali”. Lo dichiara il sindaco di SalernoVincenzo De Luca a conclusione della presentazione del nono rapporto dell’associazione Civita sulle politiche culturali per citta’ che cambiamo. “E’ cultura -prosegue De Luca- la grande trasformazione urbana, e’ cultura l’architettura contemporanea, lo sono le strutture museali che pure dovremmo rilanciare e aprire anche ai contributi dei privati, e’ cultura la riqualificazione dell’ambiente”. “E’ cultura anche la trasmissione alle nuove generazioni -sottolinea ancora il sindaco di Salerno- di valori di fondo che si sono perduti, dal principio di autorita’ all’idea che la dignita’ e la liberta’ di un essere umano non possono essere sacrificate a nessuna logica di clientela. Allora abbiamo bisogno di recuperare il senso della nostra dignita’ -conclude- della nostra storia e facendo questo possiamo creare anche occasioni di lavoro”.

 

 

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