Inserire il voto di “lettura” nelle pagelle scolastiche della scuola elementare. E’ quanto chiede in una lettera inviata, tra gli altri, al ministro della Pubblica Istruzione Maria Chiara Carrozza e all’assessore regionale alla Pubblica Istruzione della Campania Caterina Miraglia, il consigliere della Provincia di Salerno del PD e neuropsichiatra infantile Salvatore Iannuzzi.

Al centro della lettera, l’urgenza di individuare, in età scolastica, il problema della dislessia. “Un recente contributo della comunità scientifica, – scrive Iannuzzi – dimostra che due bambini dislessici su tre non aveva ricevuto diagnosi”. Tra le cause della mancata diagnosi, proprio la mancata valutazione della capacità di lettura dell’alunno da parte dell’insegnante. Di qui, la richiesta del consigliere, quali l’inserimento del voto di lettura ad alta voce nelle pagelle scolastiche della scuola elementare. “Ridare centralità al ruolo dell’ insegnante nell’individuazione dei disturbi dell’apprendimento, – spiega Iannuzzi – significa rilevare difficoltà scolastiche in tempi rapidi, medicalizzando i bambini soltanto laddove si osserverà una insufficienza nella lettura protratta per l’ intero secondo anno della scuola elementare, in tal caso, diventa evidente la presenza di un disturbo di apprendimento e la necessità di effettuare un approfondimento presso le competenti unità operative di neuropsichiatria infantile”. “E’ auspicabile – conclude il neuropsichiatra – che il ministro della Pubblica Istruzione e le direzioni scolastiche regionale e provinciali promuovano forme di sperimentazione del voto di lettura, coinvolgendo le unità operative di neuropsichiatria infantile al fine di poter, con il prossimo anno scolastico, validare, con una semplice modifica della pagella scolastica, questa essenziale misura di prevenzione del disturbo”.

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