Questa mattina, a Salerno, l’arcivescovo monsignor Luigi Moretti ha ricevuto in udienza una rappresentanza dei lavoratori dello storico Pastificio Antonio Amato, accompagnati dalle rappresentanze sindacali. Le maestranze hanno raccontato le difficolta’ in cui versano da molto tempo: la cassa integrazione dai tempi e dalle modalita’ incerte, le famiglie a carico che richiedono sicurezze anche economiche e la paura per il futuro.

L’arcivescovo ha voluto informarsi dettagliatamente della situazione giuridica in cui versa l’opificio e ha ascoltato con attenzione le loro ansie e preoccupazioni. “Se e’ utile, sentitemi insieme a voi”, ha detto l’arcivescovo, confermando la vicinanza a ciascun operatore dell’azienda. L’Arcivescovo, manifestando “affettuosi sentimenti di partecipazione”, ha esortato gli operai a non abbandonarsi alla disperazione. In linea con il Magistero del Santo Padre Benedetto XVI, l’arcivescovo ha detto che anche per la Chiesa di Salerno-Campagna-Acerno, “il lavoro riveste primaria importanza per la realizzazione dell’uomo e per lo sviluppo della societa’, e per questo occorre che esso sia sempre organizzato e svolto nel pieno rispetto dell’umana dignita’ e al servizio del bene comune”. A conclusione dell’incontro, l’Arcivescovo ha manifestato preoccupazione perche’ il dilatarsi della soluzione puo’ impoverire il valore dell’azienda: “Il gran parlare e il procrastinarsi della soluzione possono mettere a rischio il raggiungimento del vero obiettivo, che e’ il lavoro e il reddito per le 125 famiglie”. Monsignor Luigi Moretti si e’ impegnato a seguire con attenzione gli sviluppi dell’intera vicenda e ha auspicato un intervento delle istituzioni per il bene delle 125 famiglie, “centro dell’interesse di tutti”.

 

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