Finì sotto scorta a causa delle minacce della camorra, dopo avere fatto luce, con le sue indagini, sulla gestione delle case popolari abbandonate nel rione 167 di Arzano, in provincia di Napoli, vera e propria roccaforte dei clan. Non solo. Nel corso della sua carriera ha vestito la divisa dei carabinieri e anche quella della Polizia di Stato. E’ stato insignito del prestigioso riconoscimento di Cavaliere della Repubblica, conferito dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, il colonnello Biagio Chiariello, attuale comandante della Polizia Locale di Arzano. A consegnargli l’attestato, ieri, in occasione della cerimonia delle Forze Armate è stato il prefetto di Napoli Claudio Palomba. “Questo riconoscimento lo dedico alla mia famiglia – ha detto Chiariello – e a tutti coloro che hanno creduto in me, affiancandomi in questi percorsi non facili dove tutti credono che nulla si può più recuperare. Ai giovani dico di credere nelle proprie capacità e di non cercare compromessi”. La divisa, Chiariello, ce l’ha sempre avuta cucita addosso: prima quella dell’Arma dei Carabinieri, poi quella della Polizia di Stato dove ha ricoperto ruoli delicati prima alla Squadra Mobile di Roma occupandosi di pedofilia e violenze sessuali, poi al Ministero dell’Interno, per contrastare pedopornografia on-line. Il comandante della Polizia Locale di Arzano ha ricoperto ruoli anche nella Direzione Investigativa Antimafia, dove si è occupato del contrasto alla camorra. E’ stato inoltre referente di due incaricati del Governo nella cosiddetta Terra dei Fuochi, sovraordinato in Commissioni prefettizie in comuni sciolti per infiltrazioni camorristiche e poi dirigente della polizia locale, ruolo attualmente ricoperto ad Arzano, nell’hinterland a Nord di Napoli.