Quattro comuni della provincia di Avellino sono in black out energetico dalle 22 di ieri sera. Circa 10mila abitanti sono al buio e senza riscaldamenti, con difficolta’ anche nei collegamenti viari, per l’impraticabilita’ a tratti della Statale 88 che collega Avellino a Benevento. E il ripristino delle linee elettriche non sara’ semplice. I tecnici dell’Enel subito allertati, nella notte sono rimasti intrappolati nella neve e hanno richiesto soccorso a loro volta. I comuni stanno cercando di attrezzare gli edifici pubblici dove sono allestite le unita’ di crisi con gruppi elettrogeni. A Salza Irpina, il sindaco ha smentito il black out elettrico e idrico annunciato in alcuni lanci di agenzia.  In mattinata, però, il vice sindaco del piccolo comune e’ stato aggredito da un cittadino che gli ha sferrato un colpo con una pala mentre era al lavoro per cercare di limitare i disagi causati dalla neve. L’uomo lamentava l’inerzia dell’amministrazione di fronte ai disagi causati dalla neve.

I carabinieri del comando provinciale di Avellino hanno effettuato decine di interventi per assicurare il trasporto in ospedale a pazienti dializzati. In alcuni centri dell’hinterland avellinese i militari hanno dovuto accompagnare al lavoro i farmacisti per assicurare almeno la fornitura di farmaci salvavita. Disagi anche nel capoluogo, dove e’ polemica per i ritardi nell’avvio delle operazioni di spazzamento della neve. Ingente la riserva di sale accantonata a inizio inverno dal Comune diAvellino, ma scarsi i mezzi da poter impiegare. In prefettura l’unita’ di crisi e’ riunita permanentemente per fronteggiare tutte le richieste di intervento.

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