Un ex operaio dell’Isochimica di Avellino, l’azienda che si occupava di scoibentazione delle carrozze ferroviarie, è deceduto nella sua abitazione di Ospedaletto d’Alpinolo (Avellino). Gennaro Guerriero, 50 anni, aveva lavorato all’Isochimica dai primi anni Ottanta al 1988, quando l’azienda venne chiusa. Negli ultimi due anni, altri nove suoi ex colleghi di lavoro sono deceduti. Il decesso di Guerriero potrebbe essere collegato a patologie derivanti dalla prolungata esposizione all’amianto. Guerriero era ammalato da tempo e, come altri ex operai dell’Isochimica, si sottoponeva a terapie riferite all’apparato respiratorio e bronchiale. La Procura di Avellino, che un anno e mezzo fa ha avviato una inchiesta per disastro ambientale che vede indagati ex amministratori e funzionari del comune di Avellino insieme a dirigenti e medici della locale Asl, ha anche aperto un altro fascicolo sulle morti sospette dei lavoratori Isochimica. In particolare, il procuratore capo, Rosario Cantelmo, ha ipotizzato il reato di omicidio colposo plurimo nei confronti di persone in via di identificazione per la morte di 22 ex operai dell’Isochimica.

 

 

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