AVELLINO – Nell’ambito del rafforzamento del dispositivo di controllo del territorio messo in campo dai carabinieri del Comando Provinciale di Avellino in considerazione dei reati predatori e contro il patrimonio ultimamente perpetrati nella verde Irpina e che hanno richiesto anche l’intervento di coordinamento del Prefetto di Avellino, intorno alle 13:00 di oggi, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Avellino hanno fermato una macchina sospetta che si stava aggirando nell’hinterland di Avellino, sventando così, con tutta probabilità, una rapina che sarebbe stata commessa ai danni di una banca, un ufficio postale o un esercizio commerciale, proprio in concomitanza con l’orario di chiusura.
Infatti, una volta fermata la Fiat Panda (nuovo modello) di colore azzurro che stava transitando con fare sospetto lungo via Nicola Santangelo del Comune di Mercogliano, proprio davanti al Movieplex, i carabinieri hanno identificato gli occupanti il veicolo in due napoletani, che non hanno saputo fornire giustificazioni valide in ordine alla loro presenza in quel luogo.
Portati in caserma per un più approfondito controllo tramite la Banca Dati, i militari dell’Arma hanno constatato che i due partenopei, uno di 30 e l’altro di 69 anni, avevano moltissimi precedenti penali e di polizia, quasi tutti per rapina, perpetrate ai danni di uffici postali, banche ed esercizi commerciali in varie parti della Regione Campania. Anche gli stessi napoletani, davanti ai militari, non hanno potuto che ammettere molto candidamente che il loro unico reddito consisteva nel provento delle rapine.
A questo punto, i carabinieri hanno operato un’approfondita perquisizione all’autovettura, accertandovi la presenza di 3 berretti, 2 paia di guanti in lana e di 2 giubbetti: elementi che non possono che confermare che i napoletani erano ad Avellino per pianificare o addirittura già commettere l’ennesima rapina. I berretti sarebbero di certo serviti per travisarsi, i guanti per non lasciare impronte e i giubbetti per potersi subito cambiare, diventando meno riconoscibili.
Non avendo più dubbi a riguardo della pericolosità dei due soggetti, i carabinieri hanno quindi proceduto al sequestro di quanto rinvenuto in macchina, avviando invece nei confronti dei 2 soggetti il procedimento amministrativo per l’irrogazione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio: misura questa che gli vieta di fare ritorno dei comuni irpini, salvo incorrere in più gravi sanzioni di legge.