Nella mattina di domenica 21 dicembre 2014 i Carabinieri della Stazione di Atripalda, congiuntamente ed in piena sinergia con quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile del capoluogo irpino hanno tratto in arresto, poiché sorpresi nella flagranza del reato di estorsione aggravata dall’aver commesso il fatto in più persone riunite, un 26enne di Mercogliano (AV), un 42enne di San Potito Ultra (AV) ed un 22enne di Monteforte Irpino (AV). I tre, già noti ai militari operanti, nella notte tra sabato e domenica si sono presentati all’interno di un esercizio pubblico ove, dopo aver intimidito il disc-jockey costringendolo finanche ad abbandonare la propria postazione di lavoro, hanno intimato al titolare dell’esercizio di consegnare loro una cospicua somma di denaro contante minacciandolo di devastare il locale. A tradirli però è stata proprio quella presunzione di impunità che li aveva portati ad agire incuranti del fatto che, per quanto si approssimasse l’orario della chiusura, all’interno del locale vi erano ancora alcuni avventori i quali hanno intuito che qualcosa di anomalo stava accadendo e, ad evidente testimonianza del fondamentale ruolo rivestito dalla partecipazione del cittadino alla tutela della sicurezza pubblica, non hanno esitato a dare l’allarme sul 112 del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, permettendo agli uomini dell’Arma di giungere con determinante tempestività sul posto. I militari sono riusciti così a bloccare ed identificare i giovani che, all’esito di perquisizione, sono stati altresì trovati in possesso di un bastone telescopico in ferro, immediatamente sequestrato. L’attività di indagine immediatamente avviata e condotta in modo certosino con il coordinamento della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dr. Rosario Cantelmo, ha consentito ai Carabinieri di ricostruire compiutamente l’intera vicenda cristallizzando le evidenze della flagranza di reato e facendo sì che ai polsi dei tre presunti estorsori, ormai messi di fronte alle loro responsabilità, scattassero le manette. Una volta espletate le operazioni di rito presso il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, gli arrestati sono stati tutti associati alla Casa Circondariale di Bellizzi Irpino nell’attesa di comparire dinnanzi al Giudice per le Indagini Preliminari in udienza di convalida.