Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino dal 2018 ha ulteriormente intensificato i servizi finalizzati al contrasto dell’inquinamento ambientale, del lavoro nero e quelli atti a garantire il rispetto delle norme che riguardano la sicurezza sui luoghi di lavoro. I controlli sono stati e vengono tuttora condotti, in ambito Provinciale, con il costante monitoraggio ed il determinante apporto dei Comandi Stazione territoriali e forestali che, con la loro capillarità, consentono di acquisire informazioni rilevanti nel delicato settore. I risultati hanno messo in evidenza, ancora una volta,  le potenzialità della sinergia tra i reparti di specialità, ovvero i Carabinieri Forestali, il Nucleo Operativo Ecologico e il Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro e le Stazioni dell’Arma dei Carabinieri, frutto della messa a sistema delle competenze specifiche degli uni, con le ramificazioni informative, preventive ed operative degli altri, nonché dell’insostituibile apporto e contributo del personale dell’A.S.L. Dipartimento Sicurezza Luoghi di Lavoro, dell’A.R.P.A.C.  e della Direzione Provinciale del lavoro di Avellino. Nel predisporre tali servizi, particolare attenzione è stata rivolta al Distretto Conciario di Solofra ove, all’esito dei controlli eseguiti negli ultimi cinque mesi, la task force messa in campo, ha rilevato in generale: lo smaltimento o il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi, in assenza di autorizzazione; l’illecita immissione di scarichi di acque reflue industriali nella rete fognaria pubblica; l’attività di stoccaggio di rifiuti in assenza di autorizzazione e con superamento del limite quantitativo e temporale; la sussistenza di locali privi di adeguati sistemi per la sicurezza degli operai; la presenza di lavoratori non sottoposti a visita medica preventiva prima di essere adibiti a mansioni che comportano l’esposizione ad agenti chimici pericolosi per la propria salute.
Nello specifico i risultati i risultati delle operazioni sotto l’aspetto occupazionale sono state controllate 41 aziende di cui 27 sono risultate regolari; in altre 14 sono stati riscontrati 27 lavoratori in nero e per 7 di queste è stata disposta la sospensione delle attività, con contestazione di maxi-sanzioni amministrative per un totale di euro 70.000; per le altre 7 contestata solo maxi-sanzioni amministrative, per un totale di euro 30.000. Mentre per quanto riguarda l’aspetto dell’inquinamento Ambientale sono state controllate 35 aziende di cui 18 sono risultate regolari; in altre 17 è scattato il sequestro e sospensione delle attività per deposito di rifiuti non autorizzato e/o scarico di acque reflue industriali non autorizzato.
In conclusione, sono state deferite in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria oltre 100 persone, tra titolari e legali rappresentati delle aziende. Tra le numerose verifiche eseguite spicca quella nei confronti di una ditta la cui titolare è stata ritenuta responsabile di un illecito smaltimento di acque reflue industriali, provenienti dal ciclo di lavorazione della propria conceria, nel torrente Solofrana e quella relativa alla sospensione dell’attività imprenditoriale di una ditta conciaria che addirittura impiegava ben 9 lavoratori “in nero”, sui 13 complessivi. I controlli, di concerto con la Prefettura di Avellino, proseguiranno con cadenza settimanale al fine di sottoporre a verifica sui tre importanti settori (Lavoro Irregolare, Inquinamento Ambientale, Sicurezza sul Lavoro)  tutte le ditte operanti nel particolare territorio ed in quelli limitrofi, controlli volti alla tutela della legalità nella delicata materia ambientale, nonché alla sicurezza sui luoghi di lavoro, e per il contrasto al lavoro nero, ancora troppo sovente scenari di incidenti, le cui conseguenze sono rese maggiormente tristi dal fatto che il più delle volte risultano corollario del mancato rispetto alle normative vigenti.

 

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