AVELLINO – Continua serrata l’azione messa in campo dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino per contrastare la diffusissima pratica dell’abbruciamento di stoppie e residui vegetali, che vi configura il reato di getto pericoloso di cose e smaltimento illecito di rifiuti, sulla scorta anche del sospetto dell’eventuale tossicità dei fumi emessi (visto il diffuso uso di sostanze chimiche).

Così, anche nella giornata di ieri, nonostante fosse domenica, i militari della Compagnia di Avellino sono dovuti intervenire a denunciare 2 coltivatori, l’uno sorpreso a bruciare residui vegetali di un noccioleto a Mercogliano via Serroni, e l’altro sorpreso ad alzare una quantità enorme di polvere con la propria macchina per raccogliere le nocciole, in via Roma ad Avellino. Nella sola mattinata di oggi, invece, sono stati denunciati altri 5 coltivatori.

Con i risultati di ieri, la sola Compagnia di Avellino ha già deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, per i reti poc’anzi accennati, ben 61 persone, alcune delle quali non sono state semplicemente sorprese a bruciare foglie e sottobosco, ma a creare dei veri e propri roghi tossici, mescolando alle stoppie anche materiali plastici, gomma e altre sostanze altamente inquinanti. È il caso, registrato appunto nel fine settimana, di un imprenditore di Atripalda, sorpreso a bruciare un enorme cumulo di rifiuti speciali.

In tale contesto, il maggior numero di denunce penali è stato fatto registrare nel territorio della Stazione Carabinieri di Aiello del Sabato (che da sola ha fatto ben 27 denunce), ma l’attenzione è alta in tutte le aree coltivate a nocciole, noci e castagne, visto che questo è il periodo della loro raccolta.

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