Operazione anticamorra in Irpinia. Fin dalle prime ore di questa mattina oltre 250 carabinieri del comando provinciale di Avellino sono stati impegnati per l’esecuzione di 23 misure coercitive, per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso, usura, estorsione, detenzione di armi ed altro. L’operazione, denominata ‘Partenio 2.0’, ha consentito, dopo alcuni allarmanti episodi che si sono recentemente verificati nel capoluogo, di disarticolare il ‘nuovo clan Parternio’, egemone nella città di Avellino ed in altri comuni della provincia. Tra le accuse formulate c’è anche lo scambio elettorale politico-mafioso, che viene contestato alle 17 persone indagate dalla DDA in quanto ritenute “il braccio economico del nuovo clan Partenio”. I carabinieri di Avellino hanno arrestato all’alba 23 persone per associazione per delinquere di tipo mafioso. L’operazione è scattata dopo una serie di episodi avvenuti nelle scorse settimane nel capoluogo irpino: attentati a imprenditori culminati con l’aggressione all’assessore alla Sicurezza del Comune di Avellino, Giuseppe Giacobbe. Nei confronti delle persone indagate, i cui nomi non sono stati resi ancora noti, la Dda di Napoli ha emesso un sequestro preventivo-probatorio anche per turbata libertà degli incanti, trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio. Sono in corso perquisizioni da parte dei carabinieri e della Guardia di Finanza di Napoli in abitazioni, uffici, sedi di società e aziende che sarebbero collegate, per interposta persona, al gruppo criminale.

 

 

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