AVELLINO. Nel primo pomeriggio di ieri, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avellino sono intervenuti a Rione Mazzini su richiesta d’intervento pervenuta al numero si pubblica utilità 112 da parte di una famiglia ivi residente. Giunti sul posto, i carabinieri hanno appreso che un 20enne del posto, celibe disoccupato e tossicodipendente aveva appena usato minacce e violenze nei confronti dei genitori e del fratello convivente, allo scopo di estorcere loro i soldi per l’ennesima dose di stupefacente, che gli stessi gli avevano chiaramente negato.

Nel ricostruire gli avvenimenti, che hanno cagionato delle contusioni escoriate all’anca del fratello maggiore malmenato, i militari dell’Arma hanno scoperto che, benché quella fosse la prima volta che era stato richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, l’episodio estorsivo era in realtà solo l’ennesimo atto violento di una lunga serie di analoghi fatti, per i quali però i genitori non avevano mai sporto denuncia, pensando sempre si riuscire diversamente a salvare il proprio figlio dal mondo della droga.

Portato in caserma il giovane, si è potuto acclarare la realtà delle dichiarazioni sporte dai genitori, ovverosia che il 20enne, all’unico scopo di farsi elargire l’ennesima somma di denaro necessaria all’acquisto di nuova droga, aveva minacciato di morte tutti i familiari conviventi, percuotendo infine il fratello maggiore, costretto così a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale S. Giuseppe Moscati di Avellino, che lo dichiaravano guaribile con una prognosi di 8 giorni.

Vista la gravità dei fatti denunciati, la circostanza che quelli non costituivano altro erano che l’ennesimo episodio di una lunga serie di violenze e che la permanenza in casa del 20enne tossicodipendente non era assolutamente più possibile, salvo mettere a grave rischio l’incolumità fisica e la vita dei familiari, i carabinieri hanno tratto in arresto il ragazzo, accompagnandolo direttamente alla Casa Circondariale di Avellino – Bellizzi Irpino, come disposto dall’autorità giudiziaria della Procura della Repubblica di Avellino.

Nella mattinata di oggi, al termine della convalida del GIP di Avellino, è stato disposto l’affidamento del giovane a una comunità terapeutica.

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