AVELLINO – Nella notte appena trascorsa, i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Avellino hanno tratto in arresto 3 ragazzi dell’hinterland avellinese, responsabili di aver dato vita a una violenta rissa, per futili motivi, davanti ai locali e bar di via De Conciliis, condotta con calci e pugni e a seguito della quale è stato pure sfondato il lunotto di un’autovettura parcheggiata in sosta. Gli arrestati si identificano in: un ragazzo classe 1983 residente a Capriglia Irpina, già pluripregiudicato per una sfilza di reati vari, tra cui alcuni anche violenti, quali lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, e altri afferenti all’uso di droga;  un ragazzo classe 1990 residente a Mercogliano, incensurato ma che per sua ammissione ha in passato già preso parte a risse;  un ragazzo classe 1994 da Mercogliano, fratello del precedente, incensurato.

A intervenire sul posto sono state le due gazzelle della Compagnia di Avellino impiegate nel servizio notturno, proprio a seguito di numerose e contemporanee richieste d’intervento pervenute al 112, che segnalavano all’operatore di centrale una rissa in atto nella solita via della movida notturna avellinese. Così, un minuto dopo la mezzanotte, i due equipaggi dell’Arma dei Carabinieri si sono precipitati sul luogo segnalato, avendo così immediata e visiva conferma che, effettivamente, v’era in atto una violenta rissa tra 3 giovani. Buttatisi immediatamente in mezzo ai contendenti, i carabinieri sono riusciti, a fatica, a bloccare i 3 partecipanti, i quali si presentavano esagitati e in evidente stato di agitazione, con vistose ferite sanguinanti. Sul posto veniva quindi immediatamente richiesto anche l’intervento del 118, poiché in particolar modo uno dei giovani partecipanti, il più grande di età, presentava un vistoso sanguinamento al volto, nonché altre ferite in varie parti del corpo. Inoltre, i carabinieri constatavano subito che a bordo della strada c’era una Fiat Punto bianca col parabrezza sfondato sul lato destro e numerose ammaccature su tutta la carrozzeria, frutto di calci. L’autovettura era di proprietà di uno dei giovani rissosi.

Una volta condotti al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, i tre venivano riscontrati affetti da traumi contusivi escoriati ed escoriazioni multiple tutte giudicate guaribili in 10 giorni di prognosi.

Terminate le cure mediche, i tre giovani sono stati condotti presso la caserma dei carabinieri di via Brigata Avellino per essere sentiti in merito ai fatti poco prima verificatisi. Parimenti, venivano escussi a sommarie informazioni anche degli altri giovani, presenti ai fatti in qualità di semplici testimoni oculari e che confermavano tutti l’evento delittuoso accertato dai carabinieri. A ulteriore riconferma di quanto accaduto, i carabinieri hanno acquisito anche le immagini riprese dalla telecamera dell’impianto di videosorveglianza installata in via De Concliis  nell’ambito del progetto sicurezza per la Città di Avellino, che hanno chiaramente inquadrato tutta la scena.

È così che i militari della Benemerita hanno potuto quindi ricostruire esattamente la sequenza degli eventi, cioè di una furibonda e violenta rissa condotta con calci e pugni tra due fazioni avversarie: da una parte i due fratelli di Mercogliano e dall’altra, il più grande di Capriglia Irpina. Le motivazioni alla base della rissa, secondo quanto riferito dagli stessi giovani ai carabinieri, sarebbero state legate alla gelosia, vista che la fidanzata di uno si sarebbe intrattenuta a parlare con gli altri, ma i carabinieri vogliono vederci meglio. Al di là della banalità della scusa riferita, i carabinieri non credono troppo a tale versione, visto che tanto addosso a uno dei giovani coinvolti nella rissa, quanto addosso alla famosa ragazza contesa, sono state rinvenute delle dosi di sostanza stupefacente. Non si esclude quindi che il litigio possa aver avuto tutt’altro motivo.

Al di là del movente, sta di fatto che alla fine degli accertamenti, i 3 giovani sono stati tutti tratti in arresto per il reato di rissa e trattenuti nelle celle del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino. Di lì, nella mattinata di oggi, sono stati portati dinanzi al giudice dibattimentale del Tribunale di Avellino, il quale, al termine del processo con rito per direttissima, ha convalidato gli arresti e disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza per tutti e 3 i giovani, con delle ulteriori prescrizioni di divieto di uscire di casa in orario serale/notturno per il solo 29enne, in quanto già pregiudicato.

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