Tassi usurari fino a quasi il 600 per cento su base annua, ma anche minacce e aggressioni nei confronti della vittima. Tre persone, un imprenditore di 45 anni e due commercianti, padre e figlio, di 44 e 25 anni, di Atripalda  sono stati arrestati dai carabinieri a conclusione di una indagine coordinata dalla Procura del capoluogo irpino, cominciata nel novembre dell’anno scorso quando la vittima, a sua volta commerciante, decise di denunciare i suoi aguzzini. Il commerciante, in difficoltà economiche, è stato costretto a corrispondere tassi di interesse spropositati e sempre più elevati, che partivano dal 120 per cento fino ad arrivare al 584 per cento, al punto da essere costretto a contrarre ulteriori debiti. Nei casi di ritardi o mancato pagamento, l’uomo veniva pesantemente minacciato e in una occasione prelevato dagli estorsori, che dopo averlo picchiato lo abbandonarono in una zona isolata. Il Gip del Tribunale di Avellino ha condiviso l’esito delle indagini e disposto l’arresto dei tre, due in carcere e uno ai domiciliari. Devono rispondere di usura, estorsione, sequestro di persona e lesioni personali.


 

 

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