ATRIPALDA. Nel pomeriggio di ieri, i carabinieri della Stazione di Atripalda hanno concluso un’attività d’indagine che ha li portati a scoprire come una donna di mezza età della provincia di Caserta abbia messo a segno una furto con destrezza ai danni di una vecchietta del posto, con un modus operandi del tutto particolare, quasi al limite con quello solitamente utilizzato per le truffe agli anziani.

Il tutto è nato dalla denuncia di furto sporta presso quella Stazione Carabinieri in data 14 aprile 2012 da un’anziana atripaldese, classe 1935, che aveva riferito ai militari dell’Arma che, mentre si trovava a passeggiare lungo la centralissima via Roma di quel comune, era stata avvicinata da una donna a lei sconosciuta, che viaggiava a bordo di un’utilitaria rossa e che le aveva detto di essere una sua conoscente. L’anziana atripaldese non riusciva proprio a ricordare quella donna, ma la stessa le riferì di essere amica di suo genero, chiamandolo per nome, e di altri suoi parenti, anch’essi elencati per nome di battesimo. A quel punto, l’anziana pensava di essere in difetto e di non riconoscere una donna che realmente aveva in passato incontrato. Perciò, quando la donna le offrì un passaggio perché doveva andare a prendere una cosa da consegnare poi alla figlia dell’anziana, questa acconsentì e salì in macchina. Dopo pochissimi metri, questa donna arrestò la marcia della sua autovettura, accostandosi a bordo strada e iniziando a parlare con la vecchina, dicendole che sarebbe dovuta salire un attimo a casa per prendere quel bene da dare alla figlia. Proprio in quella circostanza, tra una chiacchiera e l’altra, con la scusa di avere una passione per gli anelli, che le avrebbero portato fortuna, la donna convinse l’anziana a togliersi le 2 fedi che indossava alle mani, consegnandogliele. Così, dopo poco, fatta scendere l’anziana dalla macchina con la stessa scusa di dover andare a prendere quel dono per la figlia, la donna riprese la marcia con la macchina, dileguandosi con le fedi nuziali della vecchina.

Sulla base delle informazioni fornire in sede di denuncia dall’anziana, i carabinieri hanno avviato un’attività d’indagine che, in qualche mese, ha portato ad addivenire al numero di targa della utilitaria usata per il furto e, da là, al’identità della ladra. Così, grazie alla collaborazione dei carabinieri di Maddaloni, i militari dell’Arma di Atripalda hanno scoperto che l’astuta ladra s’identifica in una donna di Valle di Maddaloni, classe 1965 e già gravata da precedenti penali e di polizia.

Sono ora allo studio dei militari dell’Arma altri casi simili, di cui uno verificatosi in epoca pressoché coeva proprio nello stesso comune di Atripalda, dove un vecchietto è stato derubato di alcuni gioielli che indossava con un modus operandi praticamente identico.  Si invitano quindi eventuali persone che per qualche ragione non l’avessero ancora fatto, a sporgere denuncia se sono rimaste vittime di analoghi episodi.

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