E’ durato circa tre ore l’interrogatorio del direttore generale della Asl di Benevento Michele Rossi, indagato nella vicenda della gestione della locale azienda sanitaria. Al centro dell’interrogatorio che si è svolto nei locali della caserma Guidoni la gara d’appalto per i servizi del 118, uno dei filoni dell’inchiesta della Procura sannita. Rossi, assistito dall’avvocato Roberto Prozzo, ha consegnato ai magistrati un’articolata memoria difensiva. All’uscita dalla caserma il funzionario della Asl non ha rilasciato dichiarazioni. Ha parlato invece il suo avvocato: “il dottor Rossi – ha spiegato – ha risposto a tutte le domande. Abbiamo depositato una memoria di 37 pagine con una serie di documenti allegati. Siamo molto soddisfatti dell’interrogatorio i cui verbali sono stati secretati e di cui non posso dire altro”.
In merito all’ipotesi ventilata di dimissioni dall’incarico di direttore generale l’avvocato di Rossi ha parlato di una ipotesi “che non esiste”. Da quanto si apprende allo stato non vi sarebbero nuovi interrogatori in programma per Rossi, tuttavia il suo legale ha ribadito la disponibilità del suo assistito a tornare dai magistrati per fornire ogni contributo. Rossi, politicamente vicino all’ex ministro Nunzia De Girolamo, partecipava alle riunioni del cosiddetto ‘direttorio politico’ e nelle registrazioni ambientali fornite dall’ex direttore amministrativo dell’Asl di Benevento Felice Pisapia discuteva nella casa del padre dell’ex ministro di nomine e appalti nella sanità sannita.