Sarebbero gli autori della rapina a mano armata commessa all’Eurospin di Manoppello Scalo (Pescara) il 28 dicembre scorso, i quattro giovani arrestati all’alba di oggi dai carabinieri di Popoli (Pescara). Ad emettere le quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere è stato il Gip del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine, su richiesta del Pm Mirvana Di Serio che ha coordinato l’inchiesta. In manette sono finiti, con l’accusa di rapina aggravata in concorso e violazioni delle normative in materia di armi, Massimo Soprano, 28 anni, di Napoli, Domenico Fontanarosa (26) di Ortona (Chieti), Leo Ciccotelli (27) di Pescara e Guirino Lombardi (44) di Benevento, tutti domiciliati a Francavilla al Mare (Chieti). Una quinta persona, che faceva parte della banda, è attualmente ricercata. La svolta dell’inchiesta, che ha visto impegnati i militari della Compagnia di Popoli (Pescara) sotto la direzione del tenente Tonino Marinucci, è arrivata grazie all’individuazione della macchina usata dai quattro malviventi, oltre alla sinergica collaborazione con i carabinieri del Comando Provinciale di Chieti che stavano indagando su altre rapine commesse nell’area metropolitana. Fondamentali, ai fini dell’individuazione dei quattro, anche il monitoraggio delle celle telefoniche e la visione delle immagini delle telecamere a circuito chiuso che hanno permesso di individuare i quattro, le loro movenze e anche il modus operandi utilizzato per la rapina commessa lo scorso dicembre quando i quattro, volto coperto da passamontagna, fecero irruzione nel supermercato e, sotto la minaccia di fucile e pistola si fecero consegnare dai cassieri 2 mila euro contenuti nelle casse, non prima di aver aggredito alcuni dipendenti e minacciato con le armi dei clienti. Nell’occasione un cliente fu rapinato del suo portafogli, minacciato e fatto sdraiare a terra. I quattro banditi dopo la rapina fuggirono a bordo di un’auto che era all’esterno ad attendere con un complice – la persona ricercata – a fungere da palo. I quattro arrestati, sono stati rinchiusi delle case circondariali di Chieti e Lanciano (Chieti). (


 

 

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