Le indagini sono scattate perché possedeva beni di valore spropositato rispetto al reddito che dichiarava. Così è finito nei guai un uomo di 45 anni beneventano proprietario di un bar. Il provvedimento è stato adottato dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Napoli dopo l’attività investigativa della guardia di Finanza e della polizia beneventana. Il provvedimento è stato notificato ieri mattina. L’uomo secondo l’accusa stabilmente viveva dei proventi di attività delittuose, in particolare dei reati di usura e di spaccio di sostanze stupefacenti. La proposta di sequestro, finalizzata alla confisca, è stata formulata, ai sensi della normativa vigente in materia di misure di prevenzione che attribuisce la competenza al Tribunale di Napoli, dopo indagini della Procura della Repubblica di Benevento diretta da Aldo Policastro e dal questore di Benevento Luigi Bonagura, a seguito di indagini anche di carattere patrimoniale svolte dalla Squadra Mobile e dal Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza diretta dal tenente colonnello Giovanni Ferrajolo. Alcuni dei beni attenzionati, tra l’altro, sono risultati intestati a prestanomi tra cui la moglie.