“Questa mattina presso la Casa Circondariale di Benevento, dopo un diverbio con agente durante una perquisizione straordinaria, all’atto dell’immissione al parcheggio un detenuto ad alta sicurezza già noto per consimili episodi, ha aggredito un altro appartenete alla Polizia Penitenziaria che ha riportato contusioni e ferite tali da costringerne il ricovero e la successiva dimissione con otto giorni di prognosi con collare”. A darne notizia è l’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma Polizia penitenziaria) per voce del segretario generale Leo Beneduci. Aggiunge il leader dell’Osapp: “purtroppo nella cella dell’aggressore vi erano altri detenuti che in un modo o nell’altro avrebbero anche loro partecipato all’attacco nei confronti dell’agente che solo la prontezza degli altri colleghi presenti ha sottratto ad ulteriori danni.” “Purtroppo – prosegue il sindacalista – le aggressioni in carcere sono aumentate ed oramai all’ordine del giorno, malgrado che la popolazione detenuta, negli ultimi due anni, sia diminuita del 20% e che si siano attuate iniziative, quali la vigilanza dinamica, intese ad attenuare le tensioni legate alla sorveglianza diretta dei reclusi”. “Infatti – conclude Beneduci – oltre la disorganizzazione e agli annosi problemi dell’amministrazione penitenziaria quali l’assenza di risultati per una maggiore sicurezza della collettività e di chi opera in carcere, ciò che rende i poliziotti penitenziari vittime predestinate del sistema è la costante promiscuità, anche in un carcere come quello di Benevento con il 70% di sovraffollamento (410 detenuti per 25 3 posti), che mette assieme detenuti comuni e detenuti di notevole pericolosità, anche affiliati alla criminalità organizzata. Più che le chiacchiere e le promesse non mantenute, quali le ultime del Guardasigilli Orlando sul riallineamento della Polizia Penitenziaria alle altre Forze di Polizia, quindi, ciò occorre alle donne e agli uomini del Corpo è lasciare del tutto le inefficienze e la confusione dell’attuale Amministrazione penitenziaria”.